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Oikos a Palazzo Cusani: 30 anni di colore e materia per l'architettura sostenibile

07 aprile 2014 | 16.53
LETTURA: 22 minuti

Oikos a Palazzo Cusani: 30 anni di colore e materia per l'architettura sostenibile

Milano, 7 aprile 2014 - Uno dei palazzi storici di Brera si trasforma, nei giorni della Design Week, per diventare il luogo del racconto di 30 anni di un’avventura imprenditoriale segnata dall’innovazione, dalla ricerca e dall’eccellenza.Oikos ha creato all’interno del palazzo un percorso immersivo che vive di continue sollecitazioni sensoriali. Nel succedersi degli ambienti, tutti i sensi vengono sollecitati per arrivare a intuire come la materia e i colori di Oikos sono in grado di trasformare in modo insospettabile tutte le superfici.Il percorso dà ai visitatori la possibilità di un contatto diretto con questi materiali straordinari, di cui viene evidenziata la caratteristica di assoluta sostenibilità. Come viene descritto nell’Oikos Museum (il micro-museo dell’ingresso corte), la produzione di questa azienda è stata totalmente sostenibile fin dall’inizio, in quegli anni Ottanta in cui nessuno pensava al rispetto dell’ambiente. Anche allora, che non era di moda, Oikos lavorava per utilizzare solo pitture all’acqua e per avere un ciclo produttivo totalmente ecosostenibile. Anche oggi, le materie esposte a Palazzo Cusani sono spesso frutto di riutilizzo di materiali di scarto di altre lavorazioni (come viene descritto nella mostra dell’ingresso La natura riflessa: da materia a materia).Al centro della narrazione anche l’altro aspetto che caratterizza la materia Oikos: la dimensione artigiana che permette di costruire finiture su misura nate dalla creatività dei progettisti. Per questo sul retro di Palazzo Cusani, nella zona della lounge, i mastri artigiani di Oikos lavoreranno tutto il giorno per mostrare ai visitatori come nasce una materia che, seppur prodotta industrialmente, ha in sé tutto il valore profondo della tradizione artigiana italiana.Infine la spinta innovativa, caratteristica fondante dell’azienda romagnola che alla design week si tradurrà nella sperimentazione con i Google Glass. In un corner all’interno di Palazzo Cusani, ingegneri ed esperti faranno sperimentare ad architetti e progettisti le infinite possibilità dei Google Glass quando applicare al design e all’architettura.Per questo il viaggio con Oikos nel percorso di Palazzo Cusani sarà un’opportunità per conoscere l’ultima frontiera della materia in fatto di sostenibilità, venire a contatto con la forza e l’unicità artigiana dei mastri decoratori, scoprire le potenzialità dei Google Glass applicate agli ambienti e alle superfici.Oikos a Palazzo Cusani è un progetto di Dario Curatolo per Four in the morning.Lighting system Davide Groppi. NELLA CORTE Oikos Museum È il riassunto del percorso, dei valori, e delle scelte aziendali in pochissime scene che si sviluppano sulle pareti. Sono state scelte solo alcune parole chiave, e una selezione di oggetti significativi. Oikos Museum diventa dunque un luogo di sguardo, di riflessione, di lettura, di comprensione del percorso fatto in questi 30 anni. “Il senso della materia” si ritrova in un percorso di contrapposizioni, in cui le parole si contrappongono, luce e ombra si sfidano, materia e materiale grezzo si intersecano per arrivare alla sintesi più alta. Alla comprensione delle cose. I pannelli raccontano gli impieghi della materia Oikos sulle pareti interne e sulle facciate degli edifici. Ne descrivono le possibilità di utilizzo nell’infinitamente piccolo e nell’infinitamente grande. Ne narrano la nascita industriale e la vocazione artigiana. Ne motivano la natura sostenibile e l’aspirazione alla “sensibilità”. La natura riflessa: da materia a materia Accostare esempi di materia Oikos a pezzi di materiali naturali è un modo per far vivere in un gioco di rimandi le ragioni per cui nasce il senso della materia Oikos. L’ispirazione naturale viene così dichiarata. C’è la volontà di mostrare ai visitatori della galleria l’evidente riferimento di alcune delle texture Oikos nelle quali la suggestione naturale è stata rielaborata in chiave artistica e riprodotta dalla sapienza dei mastri decoratori. Ma c’è di più. C’è la volontà di far capire come per Oikos la natura è fonte di ispirazione e riferimento costante: non a caso la vocazione green di Oikos inizia fin dal primo giorno, nel 1984 quando parlare di green non era certo di moda. In questa piccola gallery della materia Oikos spiega che il rapporto con la natura, nella mission dell’azienda, è forma e sostanza. Lo scrigno: viaggio nella materia segreta Un luogo cui si accede solo se accompagnati da personale Oikos, in cui si trovano alcune delle ultimissime texture. Si tratta di prototipi e delle più recenti realizzazioni che possono essere mostrate solo ad una clientela selezionata. Non a caso il titolo parla di materia segreta. Lo scrigno fa passare il concetto che non tutti i prodotti della creatività e della ricerca Oikos sono già in commercio o disponibili per la visione del grande pubblico. Solo alcuni clienti particolarmente fidelizzati potranno avere accesso a quest’area. Meeting area Spazio incontri commerciali Standing lounge Piccola lounge nella corte con soli posti in piedi per aperitivo o caffè. PRIMO PIANO Materia, colore e sensazione: i luoghi della sinestesia La stanza della sinestesia Living Ufficio Bagno Notte Cucina Esterni Tra esposizione e narrazione. L’allestimento del primo piano si apre sulla stanza della sinestesia (convivenza di stimoli sensoriali distinti e contemporanei che danno luogo a una sensazione ulteriore, inedita). Al centro un grandissimo tavolo OperO sul quale la materia trova una possibilità di racconto nell’alternanza armonica di quadrotti con texture e decorazioni diverse. L’esperienza è intensa, la penombra permette al visitatore di concentrarsi sulla materia, sentire suoni e profumi, sperimentare la sinestesia appunto. L’ambiente altamente evocativo permette di immaginare le infinite potenzialità della materia Oikos che dimostra una duttilità unica, è adatta alle sfide progettuali più ardite, conosce - come unico limite - la creatività del progettista. Il seguito dell’esposizione del primo piano si articola in una sequenza di spazi interni che traccia un percorso esperienziale attraverso la rappresentazione di ambienti domestici o familiari, raccontati per mezzo dell’assenza degli oggetti che convenzionalmente li rendono riconoscibili. Protagonista è la materia, accompagnata in ogni ambiente da una sagoma illustrativa, un sottofondo sonoro, una fragranza e un alimento, in una sinergia di elementi sensoriali, un’esperienza sinestetica, che coinvolge totalmente l’utente. L’allestimento illuminotecnico, realizzato con grande cura, coinvolge l’utente restituendogli tutte le suggestioni sensibili attraverso cui generalmente costruisce lo spazio abitato. L’unico dato di realtà rimane dunque la fisicità della materia. Stanza bianca finale “Una sospensione nel bianco assoluto. L’assenza. E poi, ritrovare il piacere dell’esperienza dei sensi sulla via del ritorno”. THE LOUNGE The Google Glass experience E' il corner di sperimentazione di un progetto innovativo. In un cubo a specchio sarà possibile vivere l’esperienza openoikos con l’obiettivo di creare una nuova applicazione per i progettisti. Ai visitatori, su invito, verrà presentata la realtà Oikos con la tecnologia dei Google Glass. Successivamente gli sperimentatori di Google Glass insieme ad Oikos coinvolgeranno architetti e progettisti a fare l’esperienza interattiva applicando la nuova tecnologia alle esigenze specifiche del mondo della progettazione. Si tratterà di scambi di visione e test che si svolgeranno continuamente durante i giorni del fuori salone. Obiettivo è quello di creare un’applicazione dei Google Glass pensata su misura per gli architetti dagli architetti stessi. Social network area Wi-Fi corner in cui blogger e social network users possono fermarsi e rilanciare in rete quanto visto e sperimentato lungo il percorso. Natura e materia. Le tappe di un’esperienza.Sette pannelli rappresentano altrettanti esempi di materia e di texture e vengono associati visivamente e tattilmente a frutti e fiori. È la conclusione circolare del racconto del particolare rapporto di Oikos con la natura che era stato tracciato fin dall’inizio del percorso dentro Palazzo Cusani all’ingresso della corte. I mastri decoratori: l’artigiano nell’era del 2.0 Un corner in cui i mastri decoratori realizzano praticamente le texture, mostrano ai visitatori quanto è importante la manualità e la dimensione artigiana nella nascita delle texture Oikos. L’artigiano decoratore è un mestiere antichissimo che ha sempre goduto di grande prestigio. Il nostro Paese è stato patria di grandi artefici tanto abili nell’arte del pennello da rendere il loro nome universale e immortale. Negli anni del boom economico, con l’avvento delle tecnologie per la produzione in serie di ogni tipo di prodotto, dalle carte da parati ai materiali per rivestimenti, il “nobile mestiere” è stato sostituito dall’uniformità industriale. E il maestro decoratore, portatore di sapienza antica, si è tramutato in imbianchino con poca tecnica e nessuna creatività. Per Oikos, invece, dipingere, decorare, ridefinire con materia e colore rimane un gesto prossimo alla dimensione artistica. E in quest’ottica Oikos il mastro decoratore, colui che applica con maestria, torna ad essere protagonista di un gesto creativo. E l’evoluzione dei materiali, lo studio delle nuove texture, la moltiplicazione delle possibilità di realizzazione riscrivono la centralità della mano maestra dell’artigiano. Per questo i “Mastri Decoratori” sono un elemento chiave nel percorso Oikos di ricerca del colore sensibile all’uomo, all’arte, al valore della sapienza artigiana che trova una nuova importanza nell’epoca dell’immateriale, della tecnologia e dell’ideazione 2.0. Let’s talk business. The room. Sala dedicata agli incontri B2B. Orario di apertura: 10.00 - 20.00 Let’s talk business. The dinner. Yellow room, green room, blue room Sale dedicate alle cene di business e di incontro. Let’s talk design and architecture Serie di aperitivi per chiacchere e idee. Orario dalle 19.00 alle 21.00 di ogni giorno con protagonisti del design e dell’architettura contemporanea. Ogni protagonista sarà al centro di un incontro con la stampa e i visitatori: un piccolo speech del protagonista e un aperitivo collettivo caratterizzeranno questi meeting pre-serali della Design Week a Brera. Lighting. L’intero progetto e realizzazione illuminotecnica sono di Davide Groppi le cui scelte rispecchiano sempre un linguaggio ridotto ed essenziale. Si tratta di un’azienda che non solo progetta i corpi illuminanti, ma soprattutto progetta la luce. Minimalisti e rigorosi, i corpi illuminanti creati da Davide Groppi arredano gli ambienti senza snaturarne la fisionomia e sono realizzati con materiali basici: metallo, alluminio, e addirittura legno. Design People Ufficio stampa Oikos Laura Credidio Cellulare +39 366 3218466 Telefono +39 051 6344368 pressofficeoikos@design-people.it

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