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Comunicato stampa

"Campana della Pace, dei Ladini, delle Minoranze nel Mondo", Benedizione in Assisi giovedì 9 maggio 2019

07 maggio 2019 | 15.28
LETTURA: 11 minuti

La campana della pace è dedicata alla Madonna, “Regina della Pace”, ed è stata voluta e deliberata dal Sindaco di Vigo di Fassa, Leopoldo Rizzi, e sarà posizionata il 24 giugno a Vigo di Fassa, oggi Sèn Jan, presso il Santuario di Santa Giuliana, patrona dal 1400 della minoranza ladina delle Dolomiti. Ed è incentrata su fregi, spiritualmente significativi, quali San Michele Arcangelo, Santa Giuliana di Nicomedia, patrona dei ladini e San Giovanni Battista e sarà benedetta dal Santo Padre, Papa Francesco, mercoledì 8 maggio 2019, terminata l’udienza generale delle ore 10 del mercoledì.

Sulla campana c’è poi un manto di 506 stelle, che la ricoprono, quasi a proteggerla, realizzate a mano, che ricorda le 506 minoranze conosciute nel mondo, che verranno ricordate due volte all’anno con 506 rintocchi a 432 Hz (frequenza dell’armonia e della vita per Puccini e Verdi) uno per ogni minoranza, rammentando pure con gli stessi rintocchi i primi 3 articoli della risoluzione ONU, n. 47/135 del 1992, riportati sulla base della campana e riguardanti i diritti delle minoranze nel mondo, avendo tutti, anche noi italiani, a cuore un comune avvenire di pace e democrazia nel mondo, che idealmente abbraccia tutto l’universo: più profondamente la dignità eterna della “Creazione” divina.

Più precisamente, il 15 agosto giorno dell’Assunzione di Maria Vergine, “Regina della Pace” ed a cui è dedicata la campana, con il titolo inciso sulla campana “Magnificat Anima Mea Dominum”, ed il 1 gennaio di ogni nuovo anno saranno suonati 506 rintocchi (numero delle minoranze conosciute) a ricordare ogni minoranza nel globo, musicati a 432 hz, giacchè la frequenza 432 Hz viene pure associata ad una naturale risonanza con le frequenze alla base del nostro organismo e dell’Universo.

Il percorso da Agnone, dove è stata fusa il 19 febbraio, a Vigo di Fassa, dove sarà definitivamente posizionata, a “imperitura memoria” e monito della coscienza verso la pace con i fatti, prevede in parallelo un percorso spirituale verso Vigo, passando in Vaticano l’8 maggio per la Santa Benedizione del Papa e nelle Basiliche di Assisi, Loreto, Padova, (soste concordate con i Vescovi locali) per poi giungere fino all’ONU a Ginevra e lasciare presso questa sede un ultimo, semplice, rintocco di pace.

PROGRAMMA: Il percorso da Roma ad Assisi, Loreto, Padova, Ginevra, Pietralba, Vigo.

Terminata la giornata del 8 maggio la campana lascia Roma per andare a Vigo di Fassa, fermandosi in alcuni luoghi cari alla cristianità: Assisi, Loreto, Padova e al Santuario di Pietralba (Bolzano) dettati dalla devozione umana e dal significato spirituale, con il seguente programma:

- Mercoledì 8 maggio, h 10.00Benedizione del Santo Padre in Vaticano
- Mercoledì 8 maggio sera partenza nel pomeriggio da Roma e arrivo ad Assisi
- Giovedì 9 maggio mattina esposizione della campana e Benedizione h 12.00
- Giovedì 9 maggio pomeriggio partenza nel pomeriggio da Assisi per Loreto
- Venerdì 10 maggio mattina esposizione della campana e Benedizione h 12.00
- Venerdì 10 maggio pomeriggio partenza nel pomeriggio da Loreto per Padova
-Sabato 11 maggio mattina esposizione della campana e Benedizione h 12.00
- Lunedi 13 maggio mattina rintocco di pace presso ONU – Ginevra
- Martedi 14 maggio mattina arrivo al Santuario di Pietralba e benedizione h 12
- Lunedi 24 giugno mattina festa del patrono di Vigo – Sen Jan di Fassa

ALCUNE INFO UTILI

Proponente /Committente dell’opera: Comm. Dr. Leopoldo Rizzi – Sindaco di Vigo di Fassa (TN) Con delibera num 376 del 28.12.2017
Esecutore dell’opera: Pontificia Fonderia Marinelli – Agnone, Artista: Paola Marinelli
Alto Patrocinio: 11 febbraio 2019, Ambasciatore Lamberto Zannier HIGH Commissioner on national Minorites. OSCE- Organisation for Security and Cooperation in Europe .
Benedizione Santo Padre; Papa Francesco, in Vaticano: mercoledì 8 maggio , ore 12.00
Posizionamento finale della campana ”Campana della pace, dei ladini, delle minoranze etniche nel mondo” presso il Santuario di Santa Giuliana, patrona dei ladini, che si festeggia il 16 febbraio

PARTICOLARITA’ della campana

- La campana è tarata a 432 Hz, ( primo caso al mondo, a nostra conoscenza, di una campana tarata a 432 Hz ). La frequenza 432 è chiamata aurea e i suoni della Natura che Dio ha creato sono nella scala 432Hz; non a caso Giuseppe Verdi , A.W.Mozart e tantissimi altri hanno sostenuto la 432. Verdi nel 1884 si prodigo ed ottenne che LA3 432Hz fosse ufficializzata dal governo italiano in quanto dava al suono qualcosa di più nobile, pieno e maestoso. E’ stato stabilito scientificamente che le frequenze sonore sono incredibilmente incidenti sulla nostra persona, sia a livello fisico sia a livello psicologico e possono avere, a seconda del loro valore, sia effetti benefici che negativi: questa campana ogni volta che suona dovrebbe avere un effetto benefico particolarmente valido
- 506 stelle ricoprono la campana e simboleggiano le 506 minoranze note nel mondo
- ogni anno, il 1 gennaio ed il 15 agosto la campana suonerà 506 rintocchi dedicati alle minoranze nel mondo con la frequenza 432 Hz, ritenuta la frequenza della vita e dell’armonia

PRESENTI ALLA BENEDIZIONE DEL SANTO PADRE

- Fausto Pocar, ha partecipato alla stesura della risoluzione ONU n 47/135 del 1992 riportata sulla campana. Nato a Milano, 21 febbraio 1939, è un giurista e accademico italiano, ricoprendo l'incarico di professore di Diritto Internazionale presso l'Università degli Studi di Milano. Dal 1984 al 2000 è stato eletto membro del Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (Human Rights Committee of the United Nations), ricoprendo l'incarico di presidente dal 1991 al 1992.Inoltre, Pocar è stato membro della delegazione italiana all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York e a più riprese alla Commissione per i Diritti Umani a Ginevra. Nel 1999 è stato nominato giudice per il Tribunale Internazionale per i Crimini nella ex-Jugoslavia, ricoprendo il ruolo di Presidente dal 2005 al 2009. È anche membro della Camera di Appello del Tribunale penale internazionale per il Ruanda dal 2000. Ha difeso l'Argentina nel caso dei tango bond[1]. Dal 2012 è il presidente dell'Istituto internazionale di diritto umanitario con sede a Sanremo.

- Ambasciatore Lamberto Zannier Laureatosi in legge all'Università di Trieste, che nel 2016 gli ha anche conferito una Laurea ad Honorem in Scienze Internazionali e Diplomatiche[1], è stato nominato nel luglio 2018[2] Alto Commissario OSCE sulle Minoranze Nazionali, con sede all'Aia. In precedenza, ha svolto l'incarico di Segretario Generale dell'OSCE (l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) per due mandati triennali, dal luglio 2011 a giugno 2017[3][4]. Da giugno 2008 a luglio 2011 è stato il Rappresentante del Segretario Generale delle Nazioni Unite in Kosovo in qualità di capo dell'UNMIK (Nations Interim Administration Mission in Kosovo), con rango di Sotto-Segretario Generale (USG) dell'ONU, con nomina del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon nel giugno 2008[5]. Zannier ha operato per quasi 40 anni come rappresentante dell'Italia in diverse attività diplomatiche. Ed ha prestato servizio in varie sedi Diplomatiche (Abu Dhabi, Vienna) e al Ministero degli Esteri a Roma.

- Leopoldo Rizzi, Sindaco di Vigo di Fassa dal 2015 al 2017, Vice Procurador della val di Fassa, ha promosso e commissionato la “Campana della pace, dei ladini, delle minoranze etniche nel mondo” Nato a Noale il 28.03.1952, risiede a Vigo di fassa – Sèn jan (TN) “Commendatore al Merito della Repubblica Italiana” dal 2003, “Ambasciatore Onorario” per lo Stato dell’Arkansas-U.S.A. dal 2005, “Kentucky Colonel” dal 2016, con Passaporto Culturale” delle Nazioni Unite - Ufficio Culturale dell'ONU di Ginevra. Docente a contratto di “Istituzioni Diritto del Lavoro” ed “Economia Aziendale”– Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università di Padova, Consulente Ufficiale Accademia delle Scienze Russa dal 1993 Iscritto al collegio degli Avvocati di Madrid in Spagna ed al “Chartered Institute of Journalists - CloJ” : associazione professionale dei giornalisti inglese. Si occupa di pianificazione strategica ed economica in affari internazionali per Aziende ed Enti di Stato, nonché formazione

Finalità dell’opera per il Committente:
il Sindaco di Vigo di Fassa, Comm. Dr. Leopoldo Rizzi

L’iniziativa è nata in terra a minoranza linguistica ladina, la Val di Fassa, oggi patrimonio UNESCO, per portare in evidenza, come si legge nella delibera del Comune di Vigo n 376 del 28.12.2018, e valorizzare il “preciso significato di pace e fratellanza che accomuna i popoli ed ogni minoranza” .

La finalità della campana è precisa:

- far conoscere le qualità della minoranza ladina, ma anche l’esistenza delle altre 506 minoranze etniche presenti nel mondo, usando il linguaggio iconografico dei simboli e delle frasi, che possono raccontare valori culturali e storici per chi la osserva,
- ed avviare, nel contempo, un percorso educativo di significato umano e spirituale, realizzando un “Viaggio di pace” in favore di tutte le etnie, partendo da Agnone, per arrivare a Roma in Vaticano ed al Quirinale, fino a Ginevra presso l’ONU, passando per Assisi, Loreto e Padova, per poi venire definitivamente inaugurata il 24 giugno, festa di San Giovanni, patrono del Nuovo Comune di San Giovanni, nato dalla fusione fra Vigo e Pozza, voluta dal Sindaco Rizzi

L’AUSPICIO di questa campana in relazione alle 506 minoranze nel mondo

Si auspica che questa campana possa fungere da esempio per realizzare in ognuna delle 506 minoranze una campana analoga coe impostazione, diversa per alcuni contenuti, pensando al forte significato simbolico che una campana può assolvere, ad esempio:

- le simbologie iconografiche da porre sulla campana verranno scelte da ogni comunità (quali potrebbero essere ad es. le 506 stelle che idealmente la proteggono, ma che nel contempo ricordano ogni altra minoranza del mondo, mentre altre simbologie sarnno legate alla cultura di quel territorio e di quella minoranza,
- Una campana ha poi un “suono” fortemente evocativo perché i suoni legati agli eventi della comunità (la nascita, le feste, ecc.) quale eco musicale ed armonioso dei momenti della vita, dall’appello alla devozione, fino alla preghiera interiore delle meditazione, e questo avviene indipendentemente da ogni cultura, credo o religione.

Forse un giorno, in questo modo, condividendo l’idea, avremo tante campane tarate a 432 HZ che suoneranno 506 rintocchi ciascuna, ricordandosi una dell’altra, per costruire una democrazia sociale e istituzionale ed, in definitiva, un mondo più equo ed aperto alle ragioni del dialogo, del rispetto reciproco e dei diritti di ogni minoranza, come di ogni altro uomo.

LA VAL DI FASSA
Idealmente questo progetto nasce in Fassa per ricordare e valorizzare valori, significati e gli ideali delle 7 antiche regole che formavano l’antica Comunità di Fassa, testimoniata per la prima volta nell’urbario di Bressanone del 1253 come territorio direttamente soggetto al principe vescovo. La Comunità di Fassa stipula patti d’amicizia e mutua difesa con le analoghe istituzioni vicine, manifestando in questo modo una certa libertà di autogoverno che, però, si attenuerà nel tempo. Compito della Comunità era tutelare i diritti degli abitanti di Fassa dentro e fuori dal suo territorio e difenderne i confini. Comunitarie erano le competenze riguardanti il commercio, l’ordine pubblico e la sanità. La Comunità dimostrò presto una interessante e qualificata capacità amministrativa, perché era anche organo di garanzia per molte questioni come lo sfruttamento di pascoli e boschi. Già durante il XV secolo la Comunità di Fassa è costituita da 7 regole (Canazei, Campitello, Mazzin, Pera, Pozza, Vigo e Soraga) tre delle quali (Vigo, Pozza e Pera) costituiscono, oggi, il comune di Sen Jan, da me promosso con referendum popolare nel 2016, dove il Comune di Vigo da me amministrato è stata dal XIII secolo in poi la sede dalla Corte Regia o Masseria di Corte, istituzione di origine longobarda, capoluogo della Comunità di Fassa, residenza di Capitani e Vicari del Principe vescovo di Bressanone, sede del Giudizio e poi della Pretura fino al 1923.
Questi valori e questi significati, legati a quasi 800 anni di storia e molte simbologie culturali, sono richiamate nella campana.
Questa campana sta concedendo l’onore ai ladini della Val di Fassa di poter portare in modo , oggi si dice, “innovativo” il loro messaggio di storia e cultura nel mondo.

La Pontificia Fonderia Marinelli
La Pontificia Fonderia è l’unica sopravvissuta tra le dinastie dei numerosi fonditori di campane di Agnone che da otto secoli, si tramanda ininterrottamente, di padre in figlio, quest’arte antica. Proprio nel Museo Marinelli è infatti conservato un raro esemplare di campana gotica che la tradizione vuole sia stata fusa 1000 anni fa, ad Agnone.
E’ probabile che campane in bronzo di notevoli dimensioni si fondessero ad Agnone anche prima del 1200. Certo è che Nicodemo Marinelli, “Campanarus”, nel 1339 fuse una campana di circa 2 quintali per una chiesa del frusinate.
E’ una storia lunga oltre 1000 anni quella della Fonderia Marinelli che ha visto alternarsi momenti di difficoltà a momenti conditi da tante soddisfazioni. Su tutte forse l’esperienza più significativa risale al 1924, anno in cui Papa Pio XI concesse alla famiglia Marinelli il privilegio di effigiarsi dello Stemma Pontificio.
Non mancarono come detto momenti difficili come quelli legati alla seconda guerra mondiale, durante i quali la Fonderia dovette sospendere l’attività produttiva essendo state requisite le campane il cui bronzo venne utilizzato per la costruzione di armi. Inoltre Palazzo Marinelli venne occupato dalle truppe tedesche che lo utilizzarono come Quartier Generale utilizzando mobilia, attrezzi ed importanti documenti della fonderia per alimentare le stufe. La ripresa nel dopoguerra fu dura ma già nel 1949 fu assegnato alla Fonderia Marinelli, il compito di fondere le campane della Badia di Montecassino, in ricostruzione dopo i devastanti bombardamenti.

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