Si tratta di un edificio simbolo della città, che un tempo ospitava la Sede della Banca Cooperativa
Bologna, 21 marzo 2019 - BPER Banca ha presentato ieri pomeriggio in via Venezian la Sede storica di Bologna rinnovata secondo le nuove linee guida, ispirate a logiche di servizio più efficienti e a un utilizzo dello spazio più funzionale.
Il nuovo design offre al visitatore un’esperienza coinvolgente, con un’identità fortemente caratterizzata secondo lo stile del nuovo brand: sono le risposte dell’Istituto alle richieste della clientela per garantire una migliore esperienza di servizio nei momenti chiave della relazione.
Si tratta di una filiale aperta che al contempo assicura elevati standard di sicurezza, grazie all’utilizzo di moderne soluzioni tecnologiche e alla significativa riduzione dell’impiego di denaro contante.
All’evento hanno partecipato per BPER Banca il Vice Direttore Generale e Chief Business Officer Pierpio Cerfogli, il Direttore Territoriale Paolo Barchi e il Direttore della Filiale, Gianluigi Cozza, insieme alla sua squadra di collaboratori.
Cerfogli ha dichiarato: “Oggi inauguriamo una Sede di assoluta rilevanza per il nostro Istituto, ispirata al nuovo modello di filiale. Bologna è una città molto importante per BPER Banca e ad essa abbiamo voluto dedicare particolare attenzione. L’obiettivo è essere sempre vicini ai nostri clienti, e per farlo abbiamo concepito una modalità innovativa di fruizione e relazione nel punto vendita. Questo layout introduce un modo di concepire gli spazi in cui le persone si sentono subito accolte e guidate”.
Bologna, una sede storica
Il Palazzo di Via Venezian, oggi Sede di BPER Banca, ha un alto valore storico e simbolico per la città. Fu sede della Banca Cooperativa di Bologna fondata il 12 settembre 1881 dove vi si trasferì nel 1901 dall’originaria sede di via Altabella. L’attuale architettura è figlia del progetto dell’architetto Alberto Legnani del 1939 e nasce da una significativa riforma del fabbricato già esistente, che viene ampliato e sopraelevato in modo da compensare e meglio armonizzare il rapporto con il contiguo Palazzo Volpe, da poco costruito. La facciata, che riprende motivi della tradizione classica, porta ancora oggi i segni del bombardamento alleato del 24 luglio del 1943 che devastò interi quartieri della città.
