cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 18:38
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Comunicato stampa

Firenze, Becchetti e Zamagni aprono il primo Festival Nazionale dell’Economia Civile

29 marzo 2019 | 12.59
LETTURA: 3 minuti

Da sinistra a destra: Leonardo Becchetti e Stefano Zamagni
Da sinistra a destra: Leonardo Becchetti e Stefano Zamagni

Ha preso il via a Firenze, presso il prestigioso Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il primo Festival Nazionale dell’Economia Civile.

A fare gli onori di casa è stato il Sindaco di Firenze Dario Nardella: «Gli attuali indicatori dell’economia, purtroppo, non riescono a farci comprendere a pieno la situazione economica attuale. Ecco perché occorre un cambiamento.

L’economia civile mette al centro la persona, ma anche il lavoro e l’impresa. Il lavoro, infatti, è un valore che rappresenta la dignità dell’uomo; non i soldi. D’altronde tutto ciò è racchiuso anche nell’articolo 1 della Costituzione Italiana ed è per questo che non capisco le attuali politiche di assistenzialismo. Come può il Reddito di Cittadinanza incrementare la ricerca di lavoro?

Sono fiducioso che questo festival crescerà, poiché la chiave più moderna dell’economia civile è la cultura».

Augusto Dell’Erba (Presidente Federcasse BCC) ha dichiarato: «L’idea di questo Festival nasce in Federcasse, ma molti ci hanno aiutato. Siamo a Firenze, poiché questo è il luogo dell’Umanesimo e di un modo di intendere l’economia finalizzata al bene comune”. Per dell’Erba sarà importante ragionare anche di un nuovo approccio alla finanza, capace di creare realmente utilità sociale e benessere diffuso”. “in questo senso – ha concluso – particolare è l’esperienza delle banche cooperative di comunità, quali le bcc e case rurali».

Leonardo Becchetti (Direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile e Cofondatore di NeXt) ha sottolineato come sia «importante fare un passo avanti e capire cosa significa “generatività”. L’economia civile significa “uno+uno fa tre” e va contro la filosofia del “uno contro uno fa meno di due”. Il valore che si crea è maggiore di quello che si crede. Oggi non basta avere contenuti, ma bisogna sapere comunicarli. Il mondo gira intorno alle nostre grandi scelte di consumo. Dovremmo premiare le aziende all’avanguardia nel settore dell’ambiente.Attivando meccanismi partecipativi.

L’attuale sistema brucia leader, ma l’economia civile, al contrario, punta alla collaborazione. La fiducia può creare cooperazione e moltiplicare la nostra capacità di fare»

Stefano Zamagni (professore di economia politica all’università di bologne a e Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali) ha confermato: «Chi ama la libertà, punta allo sviluppo, non alla crescita. L’Economia Civile non si accontenta di progredire, ma punta alla difendere la biodiversità anche imprenditoriale.

Ricordando come il concetto di economia civile richiami ad una “produttoria” degli interessi dei singoli (e non in una loro mera sommatoria), per creare autentico bene comune, Zamagni ha ricordato come l’Economia civile vuole più tipologie di imprese, che competano fianco a fianco, anche aiutandosi. La biodiversità è la prima garanzia di libertà. L’economia ha senso solo se ha come fine il bene comune».

UFFICIO STAMPA

ufficiostampa@festivalnazionaleeconomiacivile.it
www.festivalnazionaleeconomiacivile.it
Stefano Testini:3356138145
Stefania Salustri: 3357919949
Patrizia Vallecchi: 3356334169
Patrizia Barsotti¬: 3351242065
Matteo Spinelli: 3347661138

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza