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Comunicato stampa

Pensioni: cosa aspettarsi nel post Covid?

20 luglio 2020 | 11.04
LETTURA: 6 minuti

Napoli, 20 Luglio 2020. La pandemia di coronavirus sta avendo un impatto considerevole sul nostro sistema socioeconomico, con ripercussioni che potrebbero cambiare in modo profondo diversi aspetti legati ai servizi sociali e in particolare alle pensioni. I temi in discussione al governo sono numerosi, come affrontato spesso all'interno di Notizieora, sito web specializzato nell'informazione e nei servizi ai cittadini, tra cui l’abbandono del sistema Quota 100 nel 2021 e il mantenimento del blocco del requisito contributivo fino al 2026.

Inoltre bisogna fare i conti con una situazione completamente diversa, che richiede un adeguamento del sistema pensionistico italiano. L’emergenza sanitaria di Covid-19 provocherà una forte recessione quest’anno, con una stima dell’Istat di una contrazione del PIL nel 2020 di -8,3%. Allo stesso tempo è necessario considerare l’invecchiamento della popolazione e le prospettive in calo per l’occupazione.

Ad impattare nei prossimi anni è anche la previsione di riduzione della popolazione in età da lavoro, con la Banca d’Italia che indica una possibile diminuzione di 3 milioni di persone nella fascia 15/64 anni entro il 2035. Non è facile capire cosa aspettarsi nel post Covid per quanto riguarda le pensioni, una condizione d’incertezza che rende indispensabile mantenersi sempre informati e aggiornati in merito.

Quota 100, Opzione Donna e il blocco del requisito contributivo

Tra gli argomenti che suscitano maggiore interesse da parte degli utenti ci sono, senza dubbio, le ultime notizie sulle pensioni con la conclusione del sistema Quota 100, una misura per la quale è atteso un boom di richieste nel 2020 e che terminerà il 31 dicembre 2021 secondo la scadenza naturale. In base al contesto economico attuale il meccanismo è estremamente importante, in quanto sta funzionando come un ammortizzatore sociale per tutte le persone a rischio licenziamento a causa della crisi economica provocata dal Covid-19.

Notizieora.it ha sempre dedicato ampio spazio a Quota 100, cercando di supportare tutti i lavoratori interessati da questo programma sperimentale introdotto dal governo con la Legge di Bilancio 2019, con il quale è possibile usufruire per 3 anni di una finestra per il pensionamento agevolato. Per accedere bisogna aver maturato almeno 38 anni di contributi e avere un’età anagrafica minima di 62 anni, con una posizione di lavoratore dipendente o autonomo. Ad oggi il sistema ha penalizzato soprattutto chi non è riuscito a raggiungere l’anzianità contributiva, con maggiori richieste da parte dei lavoratori con un’età compresa tra 63 e 66 anni.

Tuttavia il governo non deve fare i conti soltanto con l’impatto sulle casse dello Stato di Quota 100, infatti esiste un altro provvedimento che rimarrà in vigore fino al 2026, il blocco del requisito contributivo, il quale potrebbe incidere in modo ancora più ingente sulla sostenibilità dei conti pubblici. La misura prevede il congelamento dell’anzianità contributiva, fissata a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni 1 10 mesi per le donne.

Un aiuto importante per arginare le conseguenze della situazione post Covid arriva anche da Opzione Donna, il programma con il quale le lavoratrici donna possono andare in pensione con 35 anni di contributi e un’età anagrafica di 58 anni se dipendenti oppure 59 se autonome. I requisiti devono essere stati maturati entro il 31 dicembre 2019, ma rischiano di penalizzare chi accetterà questa misura, in quanto il calcolo dell’assegno pensionistico viene realizzato interamente con il sistema contributivo. Di fatto crea molta confusione e incertezza, come si evince dalle numerose lettrici di Notizieora che richiedono informazioni sulla scelta tra Opzione Donna e la pensione anticipata.

Pensioni: a preoccupare è il calo del PIL

Fino ad oggi il sistema pensionistico italiano si è dimostrato piuttosto solido, una condizione dovuta anche alle pensanti riforme introdotte negli ultimi anni, specialmente per quanto riguarda il Decreto Legge 201/2011 (Riforma Fornero). Dall’inizio della crisi sanitaria di coronavirus sono aumentate in modo esponenziale le domande per la cassa integrazione, arrivate a maggio a 849,2 milioni di ore secondo l’Osservatorio statistico dell’INPS, in linea con i dati di aprile per un totale di 1,68 miliardi di ore in due mesi, un record assoluto come riportato da Notizieora.it.

La fine delle cassa integrazione prevista per l’autunno preoccupa il governo, infatti potrebbe arrivare un boom di richieste di pensionamento anticipato in grado di mettere in difficoltà le casse dell’INPS. Il problema è soprattutto la previsione del calo del PIL per il 2020, con un clima di incertezza legato a un possibile aumento dei contagi in inverno e al ripristino di misure di lockdown, i quali potrebbero aggravare ancora di più le prestazioni economiche del nostro Paese specialmente per l'anno in corso.

Secondo l’INPS sono attese circa 150 mila concessioni per la pensione tramite Quota 100 nel 2020, un numero in linea con le domande inviate e accolte nel 2019. Tuttavia il vero punto critico sono le altre agevolazioni per il pensionamento, come Opzione Donna, l’Ape sociale e le pensioni anticipate. Una crescita eccessiva delle richieste, con una simultanea riduzione dei versamenti contributivi a causa della crisi economica, potrebbe mettere a dura prova la sostenibilità del nostro sistema pensionistico e dei conti pubblici.

Notizieora.it: dalle notizie ai servizi per i cittadini

Notizieora sta riservando grande attenzione alla riforma delle pensioni in vista della nuova congiuntura dovuta al Covid-19, in particolare alle ricadute della pandemia sull’economia e sull’occupazione nei prossimi anni. Ad esempio dal 2021 gli assegni potrebbero diventare più leggeri, oltre alla possibilità di un innalzamento dell’età pensionabile, tuttavia bisogna fare i conti anche con la pensione dei giovani, che rischia di essere in futuro ben al di sotto degli standard minimi, oltre al reddito dei pensionati, tutti temi al centro della nuova riforma in arrivo con la Legge di Bilancio 2021.

Per fornire un supporto adeguato agli utenti del portale, Notizieora.it mette a disposizione innanzitutto informazioni di qualità e verificate, con articoli realizzati da professionisti con profonde competenze in campi come l'ambito fiscale e previdenziale. Con il sito web si sta sviluppando un progetto per l'offerta di servizi ai cittadini, con la creazione di un vero e proprio sportello online dove trovare consulenza specializzata, moduli da scaricare e approfondimenti di naturale legale. Inoltre uno dei focus della piattaforma è tutto ciò che riguarda la disabilità, per fornire assistenza a chiunque abbia dei dubbi sull'applicazione della Legga 104 e delle altre disposizioni normative.

Per maggiori informazioni

Sito web: https://www.notizieora.it/

Comunicato a cura di: TiLinko - Img Solutions srl

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