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Comunicato stampa

#STOPCYBERBULLYINGDAY | 24h Scholas Talks

21 giugno 2019 | 15.52
LETTURA: 4 minuti

#STOPCYBERBULLYINGDAY | 24h Scholas Talks

24 ore di conversazione globale su bullismo e cyberbullismo

Papa Francesco, con un videomessaggio ha dato il via alla maratona virtuale di 24 ore dello #STOPCYBERBULLYINGDAY | 24h Scholas Talks, invitando i giovani a “dichiarare guerra al bullismo perché il bullismo sminuisce l’identità della persona”.

Vaticano, 21 giugno 2019 - “Nelle farmacie non si vendono medicine contro il bullying, fino ad ora i laboratori non hanno trovato la formula, allora cosa facciamo? l’unica strada è il dialogo.”

Con queste parole, Papa Francesco ha risposto all’appello di Arturo, giovane di Scholas di Napoli, che in una lettera li ha raccontato come è riuscito ad andare avanti dopo essere stato vittima di bullismo; e a tutti i giovani del mondo che ogni giorno si trovano ad affrontare questa realtà.

È partita così la maratona globale promossa dalla Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes in collaborazione con Time4Child Cooperativa Sociale ONLUS ed il supporto di OVS, in occasione dello #STOPCYBERBULLYINGDAY.

Nelle prossime 24 ore, avvieranno il dialogo che ha chiesto il Papa, in una conversazione virtuale, oltre 130 contributi da giovani, esperti, rappresentanti di istituzioni, aziende, da più di 25 paesi, in diretta sulle principali piattaforme social.

Il lancio della conferenza è avvenuto questa mattina in Vaticano, dove è anche stato presentato l’accordo di collaborazione tra il MIUR e la Fondazione Scholas.

A rappresentare il ministero il Dott. Giuseppe Pierro, Dirigente MIUR, Politiche Giovanili, Sport e Comunicazione, che commentando l’accordo con Scholas e la testimonianza di Arturo Iavarone, giovani di Scholas Napoli, vittima di bullismo, ha detto: “Coltivare le emozioni, educare al pensiero inclusivo, questo è il compito della scuola [...] con Scholas firmeremo un protocollo per collaborare, che vede nell’educazione la base per la prevenzione a bullismo e cyberbullismo. A Arturo e tutti gli studenti del mondo che hanno vissuto situazioni di bullismo, possiamo dire: non siete soli, c’è una rete del bene che sta lavorando perchè queste cose non accadano nuovamente, quindi noi ci siamo, siamo con voi”

Durante il lancio, è stato letto il Manifesto dello #STOPCYBERBULLYINGDAY Italia promosso da Time4Child ONLUS in collaborazione con la CyberSmile Foundation, al quale sono già arrivate le prime adesioni da istituzioni, associazioni ed aziende che vogliono collaborare per rendere la rete uno spazio inclusivo e sicuro per tutti.

A presentare questa importante inizativa Avv. Gianluca Boni, Presidente di Time4Child Cooperativa Sociale ONLUS, che ha commentato: “Fare rete, collaborare e dialogare, è l’unico modo per mettere a sistema una cultura del dialogo come chiede Papa Francesco, e bisogna farlo ad ogni livello ed in tutto il mondo, per questo invitiamo tutte le istituzioni, le organizzazioni non profit e le aziende che sono sensibili a questo tema ad aderire al manifesto e ad unirsi alla rete globale dello #STOPCYBERBULLYINGDAY”

Oltre al MIUR, tra i primi aderenti ci sono la società OVS e Fare per Bene ONLUS, che con il loro progetto BullisNO - Chi bulla perde, portano nelle scuole una cultura del dialogo e fanno una importante opera di sensibilizzazione e prevenzione del bullismo e cyberbullismo. Saranno anche i loro contributi ad essere protagonisti della conferenza virtuale di 24 ore.

La Fondazione Scholas ha rilasciato il primo report globale sul cyberbullismo di Wezum, l’osservatorio giovani della fondazione pontificia. Un sondaggio che ha coinvolto oltre 5000 ragazze e ragazzi di tutto il mondo ed unito dati da varie fonti, per provare a fotografare la realtà di questo fenomeno così complesso.

Nel report viene fatto notare come 1 bambino/adolescente ogni 5 si trovi ad affrontare situazioni di cyberbullismo. L'aggressività fisica e il bullismo personale possono diminuire, mentre il cyberbullismo potrebbe aumentare con l'aumento dell’età dei bambini. Le ragazze sono più propense dei ragazzi a segnalare di essere state bullizzate. Importante osservare come spesso educatori e scuole siano più informati di famiglie e genitori, riguardo a ciò che stanno vivendo i loro ragazzi.

Il dialogo continua online nelle prossime 24 ore su https://scholasoccurrentes.org/wezum, sui canali social della Fondazione Scholas e sull’account twitter dello #STOPCYBERBULLYINGDAY Italia (@SCBD_Italia).

Tra gli interventi che arriveranno da tutto il globo, troviamo quelli di influencer come Paige Spiranac, Lola Ponce, Sebastian Yatra e il vincitore di Sanremo 2019 Alessandro Mahmoud. Anche istituzioni internazionali come UNICEF, UNESCO e Unione Europea, oltre a governi, ambasciatori e università di vari paesi e aziende di vari settori come Microsoft e OVS parteciperanno alla conferenza.

Ma la conversazione è aperta a tutti, vi invitiamo ad usare gli hashtag #STOPCYBERBULLYINGDAY #24hScholasTalks per lanciare il vostro messaggio contro il Cyberbullismo, raccontare le vostre storie e continuare a dialogare.

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