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Comunicato stampa

Differenza tra marijuana, hashish e le varietà della cannabis: sativa, indica o ruderalis

23 luglio 2020 | 12.00
LETTURA: 6 minuti

Differenza tra marijuana, hashish e le varietà della cannabis: sativa, indica o ruderalis

Non è raro che si parli di cannabis light e hashish pensando di fare riferimento allo stesso tipo di prodotto. In realtà si tratta di prodotti molto diversi, ed è per questo che Weedzard desidera fare chiarezza in merito. Quando si fa riferimento alla cannabis, per esempio, si indica semplicemente una pianta. La cannabis può essere Sativa, Indica o Ruderalis: sono queste le tre sottospecie in cui può essere distinta. Le foglie dentate e un’altezza che può toccare i 3 metri sono alcune delle caratteristiche più interessanti della cannabis, che già in passato è stata utilizzata per vari scopi: non solo quello psicotropo, ma anche nel settore tessile e in ambito farmacologico.

A cosa serve la cannabis

Chi ha intenzione di comprare hashish legale online potrebbe essere interessato a sapere che attraverso la cannabis si ha la possibilità di realizzare una resina con un contenuto di 100 terpenoidi, 60 cannabinoidi e 20 flavonoidi. Ma che cosa c’entra la marijuana? Quando comincia la fioritura della cannabis, la pianta concentra le proprie energie sullo sviluppo delle cime. Queste, una volta raccolte, devono essere conciate: a seconda dei casi, e in base alla tipologia di cannabis, si tratta di un processo che può durare tra i 2 e i 3 mesi. Dopo che sono state fatte essiccare le infiorescenze possono essere vendute come marijuana legale, che potrà essere fumata. Sono le cime apicali quelle più apprezzate dai fumatori dal punto di vista dell’intensità degli effetti, dal momento che sono quelle che si sviluppano di più.

Che cosa cambia tra l’hashish e la marijuana

Per fare chiarezza, i fiori che si raccolgono dalla cannabis una volta giunti a maturazione costituiscono la marijuana. L’hashish, invece, è costituito dai tricomi, che si estraggono dai fiori. Nel corso del processo di sviluppo si accumula la resina, che può essere separata dalle cime in vari modi: con procedimenti meccanici, a mano o con sistemi chimici. L’hashish varia proprio in base al metodo di estrazione che viene utilizzato: può essere più o meno pastoso: in questo secondo caso avrà uno stato semi-solido. Ma i livelli di durezza non rappresentano il solo aspetto che può differenziare le tipologie di hashish: ci possono essere anche tonalità diverse (la rossa, la gialla, la marrone e la nera).

L’hashish indica e l’hashish sativa

L’hashish che viene ottenuto da una pianta indica ha effetti più pesanti rispetto a quelli dell’hashish che proviene da una pianta di sativa. La sativa colpisce in modo particolare il cervello, e ciò si traduce in un high più ispirato e creativo. Nel caso dell’hashish indica, invece, l’effetto che ne deriva può intontire la mente e fiaccare il corpo. In sintesi, l’hashish non è altro che un prodotto delle resine e dei pollini della cannabis; esso ha un contenuto molto elevato sia di THC che di CBD. Diversa è la marijuana, che riguarda i fiori della pianta della cannabis caratterizzati da una concentrazione elevata di principi attivi. I fiori vengono fatti essiccare, per poi essere fumati per divertimento o per finalità mediche. La cannabis, infine, è semplicemente una pianta, composta da foglie, fiori, stelo e radici.

Il CBD

A questo punto vale la pena di chiarire che cos’è il CBD. Esso è uno dei cannabinoidi presenti nella cannabis, in grado di garantire effetti molto positivi dal punto di vista terapeutico; si differenzia dal THC perché non è fonte di letargia né porta sensazioni di euforia. Il CBD può essere utilizzato per il trattamento degli stati d’ansia, dei dolori cronici e di altri sintomi medici come le infiammazioni e gli spasmi dei muscoli. Varie ricerche scientifiche, inoltre, dimostrano un ruolo importante nel contrastare la diffusione delle metastasi al seno e in generale nella lotta ai tumori.

e il THC

Il contenuto di THC presente nell’hashish è sempre più elevato di quello che si trova nelle cime: ciò è scontato dal momento che si sta parlando della resina che viene estratta dai fiori che contengono la quantità di cannabinoidi maggiore. Chi è abituato a fumare si accorge subito se sta fumando la marijuana o l’hashish, dato che nel secondo caso permane una maggiore lucidità della mente. Inoltre, la marijuana genera sapori meno terrosi e più floreali. Le concentrazioni di THC, se si fuma la marijuana, variano tra il 15 e il 21%. Nel momento in cui si consuma hashish, invece, si riscontra un aumento notevole della potenza del THC, che può arrivare a sfiorare il 60%. Ma non è tutto, perché esistono anche dei processi di estrazione che permettono di arrivare addirittura al 99%. Ciò non implica, comunque, che gli effetti psicoattivi che derivano dal fumare unicamente le cime siano minori. L’hashish ha una concentrazione di THC molto più elevata rispetto a quella della marijuana, visto che è dalle cime che i tricomi vengono estratti.

Gli effetti positivi del THC

L’assunzione di THC è in grado di generare anche degli effetti positivi. In particolare, esso contribuisce alla riduzione dei sintomi caratteristici della sclerosi multipla, ma può essere utilizzato anche per la cura del glaucoma e della mancanza di appetito che si manifesta nel momento in cui ci si sottopone a cicli di chemioterapia per la cura del tumore con la contemporanea assunzione di dosaggi di farmaci molto elevati. Il THC può essere definito come la più importante sostanza psicoattiva che si trova nella cannabis. Quando si fuma, si assume la cannabis sotto forma di vapore o la si ingerisce, il THC interagisce con ricettori distribuiti in tutto il corpo, e ovviamente anche nel cervello. Vari studi hanno messo in evidenza che un prolungato consumo di THC può essere pericoloso per la salute. Il livello di tossicità è comunque modesto: in altri termini il THC può risultare nocivo unicamente nel caso in cui sia consumato ad alti dosaggi.

Gli oli di hashish

L’evoluzione delle tecniche utilizzate per la produzione di marijuana hanno fatto sì che gli oli di hashish con il passare del tempo diventassero sempre più apprezzati e popolari. Questi concentrati possono essere consumati con i bong oppure vaporizzati; la loro potenza è notevole. Gli oli sono utilizzati, tra l’altro, per verificare a quale livello di purezza si è arrivati attraverso le diverse tecniche di estrazione

Per informazioni

Weedzard è il punto di riferimento per tutti coloro che desiderano comprare su Internet la cannabis legale (cioè quella light) con un alto contenuto di CBD. La selezione dei prodotti è pensata per assecondare le esigenze dei veri intenditori ma, al tempo stesso, per andare incontro ai gusti e alle necessità di chi sta prendendo dimestichezza con questo mondo per la prima volta. Chi acquista su Weedzard ha la possibilità di beneficiare di spedizioni anonime in 24 ore in contrassegno: non perché si tratti di prodotti non leciti, sia chiaro, ma solo per tutelare l’anonimato degli acquirenti. L’e-commerce mette a disposizione le varietà di infiorescenze migliori: la cannabis light è quella in cui la concentrazione di THC non supera la soglia indicata dalla legge italiana, e quindi può essere venduta e comprata in modo del tutto legale. Weedzard non si occupa solo della vendita, ma anche della produzione: ciò non può che essere una garanzia ulteriore di alta qualità.

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