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Immigrati: a Milano tornano le ronde, ed è subito scontro con amministrazione

16 luglio 2014 | 18.08
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Piaccia o meno alle istituzioni cittadine domani sera le ronde torneranno a Milano. Formalmente si chiameranno gruppi di 'controllo del vicinato', avranno il compito di monitorare un quartiere preciso del capoluogo lombardo: la zona 3, tra Porta Venezia, Piazzale Loreto, Corso Buenos Aires e stazione Centrale, le vie che, dietro palazzi storici cittadini, a quanto pare nascondono le situazioni "più calde" sul fronte dell'immigrazione alla quale si è aggiunta, nelle ultime settimane, anche l'emergenza profughi.

A organizzarle è l'Asscomm di Porta Venezia, un'associazione antimafia "apolitica e apartitica", come tiene a precisare il suo presidente Luca Longo che definisce le 'spedizioni' in programma da domani come "passeggiate civiche". A muoversi, inizialmente, saranno due gruppi composti da quattro persone. Un primo gruppo sarà riconoscibile grazie ad un corpetto.

I partecipanti avranno spray anti-aggressione, un fischietto, telecamere e cellulari e dovrà 'fotografare' quanto succede "nelle ore in cui solitamente la gente dorme e non si accorge di quel che succede in città", spiega Longo. C'è poi un secondo gruppo, composto anche questo di quattro persone, che agiranno 'in borghese', senza alcun elemento distintivo. A loro andrà il compito di monitorare le situazioni e le vie più 'pericolose' con il medesimo fine: documentare quanto accade.

Il nostro fine - spiega Longo - è quello di documentare una realtà e anche far da cuscinetto tra fenomeni di intolleranza e razzismo e il buon senso e l'accoglienza". Nessuna 'caccia all'immigrato', insomma, ma solo un monitoraggio di dati anche sensibili che, nelle intenzioni, saranno riversati settimanalmente alle autorità perché valutino eventuali profili di illegalità. L'iniziativa, spiega ancora Longo, era inevitabile "dopo il gran numero di segnalazioni 'in chiaro' e anonime che ci sono giunte. La gente è spaventata. Abbiamo sentito di tutto e vogliamo documentare quanto accade ben consapevoli che, insieme a forme di disagio giustificato, ci sono anche manifestazioni di intolleranza dovuta solo all'età, o a 'vendette' per motivi personali. Di certo c'è solo che il piano sulla sicurezza del Comune è un flop. Per questo abbiamo deciso di muoverci".

Tra i 'fenomeni' della Milano versione notte che saranno monitorati c'è anche la contraffazione. "Vogliamo documentare e raccontare quel che accade dietro ai tanti venditori di rose, di accendini, di pupazzetti... sono racket di cui nessuno si occupa". Insomma "vogliamo fare -sintetizza il presidente dell'associazione - quello che ogni cittadino dovrebbe fare, cioè segnalare l'illegalità".

L'amministrazione comunale, ieri sera, ha diffuso una nota nel tentativo di scoraggiare gli organizzatori delle 'nuove' ronde chiedendo ai cittadini di non intralciare il lavoro delle forze dell'ordine. Ma, stando alle intenzioni di Longo, non ci sarà alcun intralcio anzi, proprio alle Forze dell'ordine andranno i dati raccolti. E al presidente della zona 3, Renato Sacristani, che oggi parla di "giustizieri della notte" e dice che ''dopo un primo iniziale sbandamento, dovuto alla quantità di profughi eritrei che si sono sommati a quelli siriani, il Comune ha preso le giuste misure per garantire l'assistenza ed ora non c'è alcuna emergenza tale da provocare ronde di qualsiasi tipo", l'Asscomm risponde secco: "Non ci rappresenta".

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