Per il sottosegretario, fare formazione aiuta ricollocamento nel mercato lavoro italiano.
"Per favorire l'integrazione degli immigrati nel mercato del lavoro italiano bisogna investire nelle politiche attive e dire basta all'assistenzialismo". A dirlo, a Labitalia, il sottosegretario al ministero del Lavoro, Franca Biondelli, a margine della presentazione della quarta edizione del rapporto 'Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia'.
"La 'Youth guarantee' è, infatti, un valido strumento di integrazione -fa notare- perché è un progetto di riqualifica degli immigrati. Stiamo parlando di politiche attive che significano anche formare le persone e dargli la possibilità di ritornare al mercato del lavoro".
"Non ha senso -fa notare- un assegno di 200-300 euro e te ne stai a casa tranquillo. Questa è una politica assistenzialista che, proprio in queste condizioni, non reggono i Comuni e non reggerebbe il governo e nessuna istituzione. Fare formazione, invece, aiuta anche i servizi per l'impiego per ricollocare più facilmente gli immigrati come, ad esempio, fa la Germania".