"Nonostante l'impegno straordinario di tutto il personale della Marina, dei volontari, dei medici e lo sforzo d'accoglienza dei sindaci e delle popolazioni è successa l'ennesima tragedia. Sono eventi drammatici che purtroppo non si riescono ad evitare perché la pressione è troppo alta". Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, a Famiglia cristiana sul recupero delle vittime del naufragio del gommone al largo del Canale di Sicilia avvenuto la scorsa settimana.
Secondo Delrio "Mare Nostrum così com'è è un'operazione emergenziale che ci ha consentito di salvare 40.000 persone e di cui l'Italia deve andare fiera, ma deve essere assolutamente ripensata per trasformarsi in un'operazione strategica di controllo delle coste. Penso per esempio alla possibilità di organizzare centri d'accoglienza in loco, direttamente sulle coste libiche, e a un contrasto strutturato della tratta criminale di cui sono vittime i migranti. E' importante che le autorità libiche trovino presto una loro stabilità e che superino l'attuale atteggiamento di chiusura verso l'Onu e le Ong''.
Quanto ad un maggiore impegno dell'Ue, Delrio si dice "molto ottimista sulla forza con cui il nostro Presidente del Consiglio porrà la questione durante il semestre di presidenza italiana all'Unione Europea. Matteo Renzi farà sentire alta la voce dell'Italia, su questo non ho dubbi. D'altra parte l'Europa non può non avere una politica internazionale comune che diffonda i suoi valori di libertà e democrazia, né può continuare a considerare il Mediterraneo una semplice periferia. E' indispensabile una strategia comune. Deve esserci anche un rilancio di Frontex (ndr, l' Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione): noi proporremo di dotarla di una sede mediterranea che la colleghi più strettamente con le agenzie che contrastano le organizzazioni criminali della tratta dei migranti, sia sulla rotta balcanica che su quella libica''.
