Al Pala Arcidiacono di Catania sono al lavoro polizia e mediatori culturali per 'ricostruire' e ricongiungere i nuclei familiari dei sopravvissuti al naufragio nel canale di Sicilia di due giorni fa. Diversi bambini cercano i propri genitori e sono tanti i parenti che accudiscono i nipoti in attesa di avere notizie.
All'interno della struttura si mescolano i visi sconvolti degli adulti con i sorrisi dei bambini. In particolare, poi, due fratellini eritrei, rispettivamente di 8 e 11 anni, all'interno della struttura, non sanno che i loro genitori sono morti. La cugina dei due piccoli, un bambino e una bambina, ha raccontato la storia drammatica vissuta dai due.
Intanto vanno avanti le indagini e la Squadra Mobile di Catania insieme con lo Sco di Roma e la Marina Militare hanno identificato i due presunti scafisti, gia' fermati, e la Procura etnea sta procedendo all'identificazione delle vittime le cui salme sono all'obitorio del cimitero.