Sono più di 2.300 gli immigrati arrivati sulle coste italiane nelle ultime ore e soccorsi, nel canale di Sicilia, dalle navi della Marina Militare e della Guardia Costiera. Sono 600 i migranti salvati, tra cui donne e bambini anche di pochi mesi, nell'ultima operazione portata a termine dal pattugliatore Vega della Marina Militare inserita nel dispositivo di pattugliamento Triton, in aiuto della nave mercantile 'St. Jonhe’s.
A Pozzallo sono sbarcati 120 profughi tra afghani, siriani e iracheni intercettati dalle motovedette della capitaneria di porto, mentre altri 450 sono sbarcati dalla nave militare italiana Borsini . Altri 914 tra profughi e migranti sono arrivati al molo San Cataldo del porto di Taranto, sbarcati dalla nave San Giorgio della Marina militare italiana impegnata nell'ambito del dispositivo di sorveglianza e sicurezza marittima allestito dopo la fine dell'operazione "Mare nostrum". Dei 914 passeggeri della nave, 781 sono uomini, 57 donne e 76 minorenni.
Altro sbarco di migranti anche a Porto Empedocle, nell'agrigentino. Sono complessivamente 283, tra cui due donne, gli immigrati arrivati stamani a bordo del pattugliatore d'altura Peluso, che li ha tratti in salvo nel Canale di Sicilia in tre distinti eventi di soccorso, condotti circa 50 miglia a nord delle coste libiche. I migranti, provenienti da Costa d'Avorio, Ghana, Nigeria e Senegal, costantemente monitorati a bordo dal personale medico del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta in servizio sull'unità, sono risultati complessivamente in buone condizioni di salute. Solo una donna, con febbre alta, è stata trasportata precauzionalmente in autoambulanza all'ospedale di Agrigento. Quello di oggi è il quarto sbarco coordinato dalla Capitaneria di porto di Porto Empedocle negli ultimi cinque giorni. Dall'inizio dell'anno nella cittadina dell'agrigentino sono approdati oltre 16.600 migranti.