La Commissione europea e gli Stati della Ue puntano ad accelerare sulle nuove linee per la gestione dell'immigrazione nel mar Mediterraneo, i vari aspetti delle decisioni prese nel vertice dello scorso 23 aprile fanno progressi, ma per poter lanciare un'operazione contro i barconi dei trafficanti di esseri umani serve il via libera dell'Onu. E potrebbero mancare i tempi tecnici per ottenere l'approvazione delle Nazioni Unite entro il Consiglio Ue degli Affari esteri del 18 maggio. Secondo quanto spiegano fonti diplomatiche, il dossier per un nuovo approccio dell'Unione europea alla gestione dell'immigrazione sta procedendo sui suoi diversi aspetti, dalla partecipazione di nuovi mezzi alle operazioni di Frontex ai nuovi fondi per Triton, dallo sviluppo delle relazioni con i Paesi di origine e transito dell'immigrazione alle iniziative sul fronte Onu.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà il prossimo lunedì per affrontare l'emergenza migranti nel Mediterraneo e l'alto rappresentante Ue per glil Affari esteri, Federica Mogherini, illustrerà la situazione e le iniziative approvate dal vertice Ue. I membri europei del Consiglio, Francia, Regno Unito, Spagna e Lituania, sono "tutti impegnati" nello spingere per ottenere il via libera, spiega la fonte.
Dalla sua parte la Commissione Ue è attiva sulla nuova agenda sull'immigrazione che sarà presentata il prossimo 13 maggio e l'idea è di arrivare al vertice del 25-26 giugno con un "pacchetto consolidato" di misure da far approvare dai capi di Stato e di governo.
