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Impenna e spara: catturato 21enne in fuga

10 febbraio 2018 | 11.11
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Impenna e spara: catturato 21enne in fuga

Si era nascosto sotto un camper il 21enne che ieri ha sparato a quattro clienti del bar 'Caffetteria Tirreno' in viale Michelangelo, nel quartiere Cep di Pisa, e poi è fuggito. Dopo una caccia all'uomo durata tutto il giorno, il giovane fuggitivo è stato bloccato nella tarda serata: si era nascosto sotto un camper vicino alla sua abitazione. Arrestato, dovrà rispondere dell'accusa di tentato omicidio ed evasione dalla detenzione domiciliare a cui era sottoposto.

Ieri, alla notizia che l'uomo era stato bloccato, il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi ha dichiarato su Fb: "E' la notizia che la città attendeva. Il delinquente che stamani ha sparato al Cep e ha ferito quattro persone è stato preso. Grazie alla squadra mobile della Questura. Grazie ai carabinieri". "Ora il pregiudicato che ha commesso altri gravissimi reati, gettando una città nel panico, deve pagare il dovuto e dev'essere messo in condizione di non nuocere per lunghi anni - ha sottolineato - La giustizia deve fare giustizia".

Il 21enne aveva un piccolo arsenale di armi illegali in un box vicino a casa sua. Un fucile clandestino tipo da caccia, un fucile a canne mozze modificato, un silenziatore, proiettili e cartucce, un tirapugni, oltre alla pistola scacciacani e alla pistola con cui ieri ha sparato. Non è stata ritrovata ancora, però, la moto da cross. Il giovane di origine sarde, nonostante abbia commesso un reato simile ad Alghero (sparò alle gambe fuori da un bar a un ragazzo per presunte questioni sentimentali), aveva ottenuto un permesso premio per uscire due ore al giorno dalla detenzione domiciliare. Il procuratore capo Alessandro Crini ha spiegato che la misura degli arresti domiciliari prevedeva anche la possibilità di uscire la mattina per due ore, dalle 8.30 alle 10.30 per poter provvedere al suo sostentamento. Le forze dell'ordine verificavano la presenza in casa del pregiudicato, che non era mai stato trovato fuori dall'abitazione negli ordinari controlli che la Polizia faceva presso il suo appartamento, nè erano pervenute segnalazioni sulla sua inosservanza all'obbligo di dimora.

Il giovane, per cui era stato disposto anche il divieto di dimora ad Alghero, aveva scelto di scontare gli arresti domiciliari a Pisa nell'abitazione, dove vivono la madre e un fratello minorenne di 15 anni, entrambi risultati estranei alla vicenda. Il padre del 21enne, che era stato a lungo in latitanza, si trova ora in carcere in Sardegna, mentre il fratello maggiore è detenuto a Volterra (Pisa) per omicidio.

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