Grazie ad un blitz congiuntamente condotto dai Carabinieri della Compagnia di Guastalla e i colleghi del Nucleo ispettorato del Lavoro di Reggio Emilia, in un comune della bassa reggiana, è stata localizzato un locale pubblico che impiegava in nero il 100% della forza lavoro impiegata. Nei guai è finita una commerciante 45enne della provincia di Parma a cui è stata sospesa l'attività aziendale e comminata una maxi multa.
L'attività dei Carabinieri del Comando risale all'altra notte quando, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare il lavoro nero e all'impiego di manodopera clandestina, è stato effettuato un controllo presso un'locale pubblico della bassa reggiana, gestito da una commerciate 45enne italiana abitante in provincia di Parma. Durante i controlli i Carabinieri e i colleghi dell'Ispettorato gli operanti hanno riscontrato la presenza di sette dipendenti intenti a lavorare e risultati tutti non aver un contratto d'assunzione e per questo impiegati in nero.
Si tratta di connazionali dell'imprenditrice che sono risultati in prevalenza stranieri in regola con le norme di soggiorno in Italia. Il 100% della forza lavoro è risultata essere in nero motivo per cui ai sensi delle attuali norme di legge l'attività aziendale è stata immediatamente sospesa dagli operanti che hanno proceduto anche nei confronti della commerciante comminandole una maxi multa di circa 30 mila euro. Ora la ripresa dell'attività commerciale dipenderà dalla stessa titolare che dovrà regolarizzare i dipendenti impiegati in nero e pagare la maxi multa.
