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Dati emersi in occasione del convegno Fire dedicato ai Tee

In 10 anni scambiati 26 milioni di certificati bianchi, 6 mln solo nel 2013

15 aprile 2014 | 11.58
LETTURA: 4 minuti

In 10 anni scambiati 26 milioni di certificati bianchi, 6 mln solo nel 2013

Un meccanismo consolidato, capace in 10 anni di funzionamento di supportare la realizzazione di oltre il 50% dei risparmi energetici conseguiti a livello paese, con il migliore rapporto costo-efficacia fra gli incentivi erogati. Il risparmio annuo di circa 5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio garantito dallo schema (circa 50 miliardi di kWh) costerà in tariffa circa 2.500 milioni di euro in 5 anni, per un costo cumulato equivalente di circa 0,05 euro/kWh risparmiato, da confrontare con il costo dell'elettricità e del gas per le famiglie (rispettivamente 0,19 euro/kWh e 0,9 euro/kWh risparmiato).

Sono i dati emersi in occasione del convegno Fire (Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia) "Certificati Bianchi-Titoli di efficienza energetica a portata di mano". In 10 anni sono stati emessi circa 26 milioni di Tee (6 dei quali nel 2013). Dei progetti presentati circa l'80% è di natura industriale, proposti con schede a consuntivo. Tra giugno 2013 e marzo 2014 (anno d'obbligo 2013) il Gse ha rilasciato 4.852 Tee, pari all'88% dell'obiettivo 2013.

Tra le novità emerse, da gennaio 2014 sono ammissibili al meccanismo solo progetti ancora da realizzarsi o in corso di realizzazione. Altra novità riguarda i soggetti ammessi, ossia, imprese ed enti pubblici con un sistema di gestione dell'energia in conformità alla certificazione Isi 50001 o che abbiano nominato volontariamente un Energy Manager. In aumento il numero degli operatori ammessi: sul mercato siamo a 661 operatori.

Per quanto riguarda le regole applicative per il rilascio dei Tee, queste saranno trattate in una guida che sta per essere pubblicata sul sito del Gestore. Lo strumento contiene la descrizione del procedimento amministrativo, la definizione degli attori coinvolti, le tempistiche previste dalla normativa, la presentazione dei progetti e un quadro completo di tutte le regole a disposizione e le modalità per poterle sfruttare al meglio e semplificare il procedimento di presentazione ed ottenimento dei certificati bianchi.

Per supportare gli operatori e le aziende sono disponibili altre guide operative: quelle dell'Enea indirizzate ai progetti settoriali e quella realizzata dalla Fire dedicata ai decisori aziendali e ai non addetti ai lavori.

Per Assoesco l'importanza dei titoli per le Esco è centrale, perché accorciano i tempi di ritorno degli investimenti e abbassano il livello di rischio degli stessi, consentendo di attivare meccanismi come il finanziamento tramite terzi e i contratti di rendimento energetico. Sul lato distribuzione Federutility propone la riapertura di un tavolo operatori-istituzioni per avere un momento di incontro e cooperare al superamento delle problematiche.

Attenzione rivolta anche alla direttiva 2012/27 e a come l'Italia si prepara a recepirla. Mauro Mallone del Mse ha evidenziato che il decreto di recepimento impatta in modo sostanzioso sul tema dell'efficienza energetica e sui certificati bianchi. La bozza presentata, al momento al vaglio delle Commissioni parlamentari competenti, tra l'altro impone l'obbligo dal 2015 per le grandi imprese di realizzare diagnosi energetiche destinando dei fondi per il cofinanziamento con le regioni di diagnosi energetiche da realizzare presso le Pmi.

Si prevede che il 60% degli obiettivi vincolanti al 2020 verranno raggiunti con i certificati bianchi. Altro aspetto importante della bozza di decreto riguarda la qualificazione degli operatori. Da giugno 2016 i soggetti che partecipano al meccanismo saranno solo quelli certificati come Esco o esperti in gestione dell'energia. È prevista poi l'istituzione di un fondo di natura rotativa per la concessione di garanzie e finanziamenti per interventi di efficienza energetica realizzati dalla Pubblica Amministrazione, le Esco e le imprese. La dotazione del fondo è di circa 70 milioni di euro l'anno per il periodo 2014-2020. Infine la bozza di decreto prevede fondi per l'informazione e la formazione.

Per quanto riguarda le regole applicative per il rilascio dei Tee, queste saranno trattate in una guida che sta per essere pubblicata sul sito del Gestore. Lo strumento contiene la descrizione del procedimento amministrativo, la definizione degli attori coinvolti, le tempistiche previste dalla normativa, la presentazione dei progetti e un quadro completo di tutte le regole a disposizione e le modalità per poterle sfruttare al meglio e semplificare il procedimento di presentazione ed ottenimento dei certificati bianchi.

Per supportare gli operatori e le aziende sono disponibili altre guide operative: quelle dell'Enea indirizzate ai progetti settoriali e quella realizzata dalla Fire dedicata ai decisori aziendali e ai non addetti ai lavori.

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