Gli Ermellini hanno definitivamente tolto alla coppia di Crema che non poteva avere figli il neonato 'comprato' in Ucraina. La presidente del Tribunale dei Minori di Roma, Melita Cavallo, dissente: "Hanno applicato le norme esistenti, ma il legislatore deve prendere atto che la realtà è molto cambiata". Griffini (Aibi): "Sentenza che potrebbe avere un impatto devastante"
"Il legislatore deve provvedere a mettere mano ad una legge che prenda atto che la realtà è molto cambiata". Melita Cavallo, presidente del Tribunale dei minori di Roma, interviene sulla decisione della Cassazione che ha stabilito che dovrà essere adottato il neonato 'comprato' in Ucraina nel 2011 da una madre surrogata su committenza di una coppia di Crema che non poteva avere figli. "La Cassazione -afferma all'Adnkronos Melita Cavallo - non ha fatto altro che applicare la legge nei confronti di una donna che ha utilizzato una strada che il nostro diritto non prevede".
Fatte queste premesse, la presidente del Tribunale dei minori della capitale, sottolinea la necessità di correre al più presto al riparo. "Il legislatore intervenga rapidamente. E' necessario prendere atto del fatto che la realtà è cambiata", ribadisce la Cavallo.
Per il presidente dell'Aibi (Associazione Amici dei Bambini), Marco Griffini, questa sentenza potrebbe avere un "impatto davastante". "Ancora una volta - afferma Griffini - assistiamo ad un caso in cui è la magistratura che fa le leggi. Siamo davanti ad una sentenza pericolosa perchè le statistiche parlano di migliaia di coppie che vanno in Ucraina ricorrendo alla pratica dell'utero in affitto".
Il presidente dell'Aibi coglie l'occasione per ricordare la necessità di investire sulle adozioni internazionali: "Ci sono milioni di bambini abbandonati. Investiamo sulle adozioni internazionali".