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Africa

In Africa la blockchain per agricoltura, farmaci, filiera alimentare e identità digitale

21 maggio 2021 | 10.23
LETTURA: 3 minuti

L'Etiopia adotta il progetto Atala PRISM di Cardano per un sistema di identità digitale dedicato agli studenti. In attesa, a giugno, di scoprire le novità dell’Africa Blockchain Week

 - Dal sito AtalaPRISM
- Dal sito AtalaPRISM

Le criptovalute si basano sulla tecnologia blockchain ma la tecnologia blockchain va ben oltre le criptovalute estendendo il suo potenziale di funzioni e applicazioni in settori che traggono vantaggio soprattutto dalla sua natura di software open source. Il che rende la tecnologia accessibile liberamente da chiunque per la creazione di prodotti e servizi senza costi d’accesso. Un’altra caratteristica che rende la blockchain interessante è la sua intrinseca decentralizzazione, cosa che impedisce l’accentramento di dati (e quindi potere) nelle mani di una singola entità, ma coinvolge invece tutti coloro che sono connessi al network, con scambi peer to peer senza bisogno di intermediari. Infine, è intrinsecamente sicura.

Caratteristiche che la stanno trasformando in una chiave d'accesso privilegiato alla digitalizzazione di massa anche nei Paesi africani, potendo grazie a essa aggirare problemi come la dispersione dei dati, la difficoltà di gestire archivi centrali e conservare documenti fisici. A fine aprile, il governo Etiope ha confermato di aver firmato un accordo per la creazione di un database nazionale per la documentazione di insegnati e studenti, che fornirà identità a 5 milioni di persone in 3500 scuole, e servirà anche a conservare i dati relativi alla carriera scolastica degli allievi. Dietro al database c'è Cardano, un progetto open source legato alla criptovaluta ADA che punta alla realizzazione di una piattaforma blockchain pubblica per la gestione degli smart contract. La Fondazione che sostiene Cardano è impegnata a lavorare con istituzioni governative e non governative per l’implementazione di sistemi di tracciabilità di persone, farmaci, filiere alimentari. Per l’Etiopia, Cardano ha messo in campo il progetto Atala PRISM, un sistema di identità digitale decentralizzato su base blockchain. Un’azione che, attraverso la scuola, fornirà un’identità digitale a milioni di cittadini, e costituisce un primo passo verso l’inclusione finanziaria tramite anche Daedalus, il portafoglio elettronico di Cardano.

Chiariscono da Atala PRISM: “Gli attuali meccanismi di gestione delle identità creano rischi e costi significativi per le aziende, poiché queste piattaforme archiviano e proteggono le informazioni sensibili. I governi affrontano inefficienze nei loro processi burocratici cartacei, nonché frodi sui dati personali. Le persone non hanno fiducia su come le loro informazioni potrebbero essere utilizzate in modo improprio o vendute a terzi senza il loro consenso. Atala PRISM risolve questi problemi abilitando un nuovo approccio per l'identità digitale in cui le persone hanno la proprietà delle informazioni personali e condividono solo ciò che è richiesto con aziende o istituzioni in modo semplice, sicuro e privato”.

La Cardano Foundation è presente da tempo nel supporto a governi e onlus sul territorio africano, e recentemente ha annunciato una collaborazione con Save the children che permette alla ong di accettare donazioni in ADA, che saranno destinate allo sviluppo di progetti blockchain in Rwanda. Anche altri governi si stanno muovendo per sfruttare le potenzialità della blockchain, ad esempio nel settore immobiliare e catastale, superando questioni collegate non solo a problemi logistici e all'assenza di registri, ma anche all’abuso di autorità, alla corruzione, alle pratiche discriminatorie nei confronti di determinati gruppi sociali o etnici. Rwanda, Uganda, Tanzania ed Etiopia da alcuni anni hanno messo in uso sistemi di gestione digitalizzati, che però appaiono già superati tecnologicamente. I governi iniziano quindi a guardare alla blockchain come soluzione per registrare transazioni e passaggi di proprietà in modo certo e trasparente, contribuendo anche a migliorare l’accesso ai finanziamenti.

Dal 28 giugno questi e molti altri temi saranno discussi nel corso dell’Africa Blockchain Week, ciclo di conferenze (virtuali causa pandemia, e ad accesso gratuito) che rifletterà sulle soluzioni tecnologiche per il futuro del continente. Tra gli argomenti annunciati, un focus sui pagamenti (criptovalute, digitalizzazione della moneta, utilizzo di valute alternative per i soggetti non bancabili), progetti blockchain per l’agricoltura, il settore immobiliare, il sistema sanitario.

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