Il primato va alle imprese, artigiani e professionisti, interessati da 100 appuntamenti col fisco. Per la presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, "il nuovo regime fiscale dei minimi rischia di non essere applicato".
Sono 200 le scadenze in arrivo tra fine dicembre e primi di gennaio. E' quanto calcolato in un approfondimento della Fondazione studi dei consulenti del lavoro. "I più colpiti -spiega- saranno aziende, artigiani e professionisti, che dovranno gestire diversi appuntamenti con il fisco. Un vero ingorgo di scadenze fiscali con un groviglio di regole, adempimenti e procedure complicate in un periodo ciclicamente incerto, figlio di un refrain che si ripete".
Il primato va alle imprese, artigiani e professionisti, interessati da 100 appuntamenti col fisco. A seguire: 84 per le società di capitali; 66 riguardano dipendenti e pensionati; 62 le società di persone; 53 gli enti non commerciali; senza dimenticare quelle relative a tributi comunali e contributi previdenziali".
In particolare, la Fondazione studi segnala "un caso tipico di complicazione fiscale". "Si tratta dell'Imu sui terreni agricoli montani - spiega - per i quali un decreto pubblicato nella Gazzetta ufficiale solo il 6 dicembre scorso ha introdotto novità nei conteggi retroattivi per tutto il 2014 e con scadenza per il pagamento fino all'ultimo fissata per il 16 dicembre. Un 'papocchio', con frettolosi ricalcoli dell'imposta dovuta per tutto il 2014, all'ultima ora rinviato solo di pochi giorni in quanto il Consiglio dei ministri lo ha spostato al 26 gennaio".