Dalla prevenzione dei pericoli alla cartografia, dalla storia al turismo sostenibile, e poi geologia, sentieristica, meteorologia, primo soccorso, studio della vegetazione e tutela del mare. Sono solo alcune delle materie che dovranno studiare le aspiranti guide ambientali escursionistiche che prenderanno parte, dal 27 settembre all’8 dicembre, al corso di formazione organizzato dall'Aigae (Associazione italiana guide ambientali escursionistiche).
Realizzato in collaborazione con l’Università della Calabria, i Parchi Nazionali del Pollino, dell’Aspromonte e della Sila, la Riserva naturale Valli Cupe, Aidap (Associazione italiana direttori aree protette), Legambiente e i Comuni di Bagnara Calabra e Palmi, il corso prevede 300 ore di formazione sul campo, attraverso 18 escursioni, e in aula. Si terrà prevalentemente nella Costa Viola (Bagnara Calabra e Palmi) ma anche sui territori delle aree naturali protette coinvolte.
Aigae, sottolinea il suo presidente Filippo Camerlenghi, "porta in Italia ogni anno ben 3.100.000 turisti" ed è "la più importante associazione di settore in Italia, l’unica riconosciuta dal Mise. Le nostre percentuali di incidenti durante l’anno sono vicinissime allo zero anche perché basiamo molta parte dell’attività formativa proprio sulla sicurezza e non portiamo mai persone in posti praticamente pericolosi".