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Mo: in coma detenuto palestinese in sciopero fame da 60 giorni

14 agosto 2015 | 12.03
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(Infophoto)
(Infophoto)

E' entrato in coma il detenuto palestinese Muhammad Allan, in sciopero della fame da 60 giorni. Lo rende noto la Società per i detenuti palestinesi, spiegando che la salute di Allan è peggiorata drasticamente nella notte e che il detenuto è entrato in coma questa mattina. Avvocato di Nablus, Allan era in carcere da novembre senza un processo e senza che siano state formulate accuse nei suoi confronti.

Le autorità penitenziarie di Israele hanno dichiarato lo stato di allerta nelle carceri del Paese, chiudendo le sezioni e vietando i momenti di preghiera. Issa Qaraqe, capo dell'Autorità palestinese per i prigionieri, ha detto all'agenzia di stampa Ma'an che Israele ha imposto il coprifuoco nelle carceri di Ramon, Nafha, Negev ed Eshel.

Nei giorni scorsi le autorità israeliane avevano annunciato l'intenzione di applicare una nuova legge che prevede l'alimentazione forzata del detenuto se le condizioni di salute diventano pericolose per la sua stessa vita. ''Allan potrebbe diventare un martire a breve visto che le sue condizioni di salute sono molto gravi'', ha dichiarato all'agenzia di stampa Ma'an un deputato palestinese della Knesset, il Parlamento israeliano, Usama al-Saadi.

Il movimento della Jihad Islamica ha detto che Israele è ''pienamente responsabile'' della vita di Muhammad Allan. ''Le condizioni di salute di Muhammad Allan sono molto gravi ed è una certezza che le autorità israeliane hanno deciso di farlo morire perché non hanno risposto alle sue domande, negando tutti i diritti umani e legali del detenuto'', si legge in un comunicato della Jihad Islamica, che parla di un ''nuovo crimine'' commesso da Israele.

''La morte del detenuto Muhammad Allan ci metterà davanti alla responsabilità di difendere il nostro popolo e i detenuti'', scrive ancora la Jihad Islamica, che chiede a tutte le parti coinvolte di agire il prima possibile per salvare la vita di Allan, se è ancora possibile. Il movimento invita quindi tutti i palestinesi a un'escalation di azioni contro Israele in sostegno di Allan e di tutti i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane.

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