Secondo l'Inps gli incentivi all'occupazione stabile varati all'inizio dell'anno cominciano a smuovere il mercato del lavoro: i contratti a tempo indeterminato sono infatti saliti del 20,7% tra gennaio e febbraio. Scendono invece i contratti a termine, del 7%, e le assunzioni in apprendistato dell'11,3%
Gli incentivi per la stabilizzazione dell'occupazione cominciano a smuovere leggerissimamente il mercato del lavoro. Nei primi due mesi del 2015, infatti, i contratti a tempo indeterminato sono aumentati del 20,7% rispetto al bimestre dello scorso anno, portando la quota di lavoro stabile sul totale dal 37,1% al 41,6%. A scattare la fotografia è l'Osservatorio sul precariato dell'Inps che però registra al tempo stesso un calo sia nella stipulazione di nuovi contratti a termine del 7% , pari a 531.856, sia per quelli in apprendistato (33.641.) in diminuzione del'11,3%.
Complessivamente comunque, tra gennaio e febbraio, i nuovi rapporti di lavoro stabili, stipulati in Italia, sono stati 307.582. Un numero che arriva a 403.386 se si considerano anche le 95.804 trasformazioni di rapporti a termine e di apprendistato in contratti a tempo indeterminato che porta al percentuale di crescita sul 2014 al +12,3%.
Sil fronte delle retribuzioni ammonta a 1.845 euro il salario medio teorico lordo dei contratti a tempo indeterminato. Includendo anche i contratti a termine e le assunzioni in apprendistato lo stipendio medio sale a 1.866 euro, con un incremento dell'1,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.