cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 15:49
10 ultim'ora BREAKING NEWS

In fila per uova e benzina, la 'normalità cubana' degli italiani

03 marzo 2019 | 16.25
LETTURA: 4 minuti

L'Avana (Fotogramma)
L'Avana (Fotogramma)

Per trovare uova e olio bisogna cercare in 3 o 4 negozi. In provincia, può essere ancora più complicato fare il pieno di benzina. E' la situazione di 'normalità cubana' con cui gli italiani, tra L'Avana e Holguin, convivono in un momento particolare per l'isola. La crisi del Venezuela rischia di avere conseguenze per Cuba, che da Caracas riceve una fornitura rilevante di petrolio. Senza carburante, la macchina rallenta ed è destinata a fermarsi.

Per ora, però, continua a marciare come ha fatto negli ultimi sempre. "In maniera normale, qui", spiega Alessandra Ferrelli, tour operator che vive stabilmente a Cuba dal 2011. "Qui a L'Avana -dice all'Adnkronos- negli ultimi mesi il quadro non è cambiato. Il problema del carburante, se vogliamo usare questo termine, non è venuto fuori ieri".

"Io utilizzo l'auto per lavoro praticamente tutti i giorni e faccio benzina regolarmente. A Roma magari ci si muove tra 3 o 4è distributori per trovare il prezzo migliore, qui è normale andare alla ricerca del distributore più fornito", spiega.

Chi vive nella capitale, soprattutto se dispone di pesos convertibili ancorati al dollari, è pronto ad affrontare lo stesso iter quando deve fare la spesa. "Se ho bisogno di olio e patate, li cerco e li trovo. Mi servono le uova? Stesso discorso, si tratta di situazioni che non mi impediscono di avere il frigorifero pieno", aggiunge Ferrelli. "In un unico posto magari non si possono trovare tutti i prodotti e bisogna armarsi di pazienza. E' la normalità cubana, alla portata anche del cittadino cubano medio", ripete.

I flussi turistici possono rappresentare un termometro della situazione. "Ci sono cittadini statunitensi che arrivano qui con cibo e prodotti di prima necessità, convinti di dover affrontare situazioni d'emergenza. Poi si rendono conto che nella 'casa particular' che scelgono non manca nulla", aggiunge.

Il quadro non sembra cambiare granché se ci si sposta a Holguin, circa 700 km a sud della capitale. "Qui si vive una situazione privilegiata", spiega Mario Mazzola, che si appresta a lanciare un servizio di autonoleggio in modalità 'peer to peer'.

"Holguin è una provincia relativamente ricca grazie al polo turistico ed alle fabbriche. I prodotti si trovano, i generi di prima necessità non mancano. Magari la situazione può essere differente nei barrios o nelle campagne, ma in città non ci sono disagi per la popolazione. A volte, a turno, qualche prodotto sparisce ma poi riappare...", spiega, descrivendo anche lui la "normalità cubana".

"Ovviamente tanto per la benzina, quanto per ogni altro prodotto, è importante avere la moneta forte, il Cuc per poter godere di buoni livelli di consumo. Quindi, chi ha i parenti fuori, chi partecipa alle missioni, gli artisti di successo non hanno gli stessi problemi con cui magari devono confrontarsi coloro che guadagnano pesos cubani", osserva.

Per una start up che basa la propria attività sulle auto, il tema del carburante è centrale: "Per ora non c'è nessun problema particolare. Mi spiego meglio: da sempre si parla, in strada, dell'imminente esaurimento delle scorte, ma poi alla fine non c'è un riscontro nella vita reale. Ovviamente, la situazione rischierebbe di cambiare se le cose precipitassero in Venezuela".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza