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In povertà assoluta 1,8 mln di famiglie

18 giugno 2019 | 11.23
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Nessun miglioramento nel 2018. Le famiglie più povere sono quelle giovani, numerose, o con un solo genitore

Foto di repertorio (Fotogramma)
Foto di repertorio (Fotogramma)

E' stabile la povertà assoluta in Italia. Lo rende noto l'Istat che ha diffuso il report 'La povertà in Italia anno 2018'. Nel 2018, si stima siano oltre 1,8 milioni le famiglie in condizioni di povertà assoluta, con un’incidenza pari al 7%, per un numero complessivo di 5 milioni di individui (8,4% del totale). Pur rimanendo ai livelli massimi dal 2005, si arresta dopo tre anni la crescita del numero e della quota di famiglie in povertà assoluta. Le famiglie in condizioni di povertà relativa nel 2018 sono poco più di 3 milioni (11,8%), quasi 9 milioni di persone (15,0% del totale).

Per quanto riguarda le famiglie in povertà assoluta nel 2018, spiega l'Istat, "non si rilevano variazioni significative rispetto al 2017 nonostante il quadro di diminuzione della spesa complessiva delle famiglie in termini reali". "In gran parte, questo si deve al fatto - chiarisce - che soltanto le famiglie con minore capacità di spesa (a maggiore rischio di povertà) mostrano una tenuta dei propri livelli di spesa, con un conseguente miglioramento in termini relativi rispetto alle altre".

AL SUD INTERESSA 10% FAMIGLIE, AL NORD 5,8%. L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma notevolmente superiore nel Mezzogiorno (9,6% nel Sud e 10,8% nelle Isole) rispetto alle altre ripartizioni (6,1% nel Nord-Ovest e 5,3% nel Nord-Est e del Centro). Analogamente agli anni passati, questo fa sì che, sebbene la quota di famiglie che risiede nel Nord sia maggiore di quella del Mezzogiorno (47,7% rispetto a 31,7%), anche nel 2018 il maggior numero di famiglie povere è presente in quest’ultima ripartizione (45,1% contro 39,3% del Nord). Nel Centro si trova il restante 15,6% di famiglie povere. Anche in termini di individui, il maggior numero di poveri (oltre due milioni e 350mila, di cui due terzi nel Sud e un terzo nelle Isole) risiede nelle regioni del Mezzogiorno (46,7%), il 37,6% nelle regioni del Nord, circa 1 milione e 900mila individui (il 22,7% nel Nord-Ovest e il 14,8% nel Nord-Est). L’incidenza di povertà individuale è pari a 11,1% nel Sud, 12,0% nelle Isole, mentre nel Nord e nel Centro è molto più bassa e pari a 6,9% e 6,6% (nel Nord-Ovest 7,2%, nel Nord-Est 6,5%).

POVERI 1 MILIONE E 260 MILA MINORI. Nel 2018, la povertà assoluta in Italia colpisce 1.260.000 minori (12,6% rispetto all’8,4% degli individui a livello nazionale). L’incidenza varia da un minimo del 10,1% nel Centro fino a un massimo del 15,7% nel Mezzogiorno; rispetto al 2017, si registra una sostanziale stabilità. Disaggregando per età, l’incidenza presenta i valori più elevati nelle classi 7-13 anni (13,4%) e 14-17 anni (12,9%) rispetto alle classi 0-3 anni e 4-6 anni (11,5% circa).

Le famiglie con minori in povertà assoluta sono oltre 725mila, con un’incidenza dell’11,3% (oltre quattro punti più alta del 7,0% medio nazionale). La maggiore criticità per le famiglie con minori emerge non solo in termini di incidenza, ma anche di intensità della povertà: questa è, infatti, al 20,8% (rispetto al 19,4% del dato nazionale). Le famiglie con minori sono quindi più spesso povere, e se povere, lo sono più delle altre. L’incidenza di povertà assoluta per le famiglie con minori presenta maggiori segnali di disagio nelle aree metropolitane, sia nei comuni centro dell’area (13,3%) sia nei comuni delle periferie e nei comuni oltre i 50 mila abitanti (13,0%); nei piccoli comuni si ferma, invece, al 9,9%. Rispetto alla tipologia familiare, l’incidenza di povertà assoluta aumenta al crescere del numero di minori presenti in famiglia (6,5% per le coppie con un figlio, 10,1% per quelle con due figli e 17,2% per le coppie con tre o più figli), ed è elevata tra le famiglie monogenitore (16,8%) e per le tipologie in cui spesso convivono più nuclei familiari (20,1%). Le famiglie monogenitore sono le uniche a far registrare una crescita significativa rispetto al 2017 (quando l’incidenza era l’11,8%).

Rispetto al 2017 rimangono stabili i valori delle incidenze a livello nazionale per tipologia comunale di residenza delle famiglie. Al Nord i comuni centro delle aree metropolitane presentano incidenze di povertà (7,0%) maggiori rispetto ai comuni periferici delle aree metropolitane e ai comuni sopra i 50mila abitanti (5,4%) e ai restanti comuni più piccoli (5,7%). Al Centro, invece, i comuni centro di aree metropolitane presentano l’incidenza minore (3,5% di famiglie povere contro 5,6% dei comuni periferici delle aree metropolitane e comuni sopra i 50mila abitanti e 6,4% dei comuni più piccoli). Anche il confronto per tipologia comunale evidenzia lo svantaggio del Sud e delle Isole: l’incidenza delle famiglie in povertà assoluta nei comuni centro di aree metropolitane è pari al 13,6% valore che raggiunge il 15,7% nel solo Sud.

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