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In Ssn 10 mila donne medico in piu' in 10 anni, solo 14% tra primari

07 marzo 2014 | 16.31
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In Ssn 10 mila donne medico in piu' in 10 anni, solo 14% tra primari

Roma, 7 mar. (Adnkronos salute) - Sempre più camici rosa, che però raramente riescono ad arrivare ai vertici. Dal 2002 al 2012 le donne medico nel Servizio sanitario nazionale sono aumentate di oltre 10 mila unità, da 34.550 a 44.911. E' quanto dall'analisi degli ultimi dati ufficiali del Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato, effettuata dalla Fp Cgil medici alla vigilia dell'8 marzo.

Inversamente proporzionale il trend dei medici maschi, che passano da 80.112 a 69.802, oltre 10.000 in meno. Seppure gli ultimi dati indichino la presenza di una percentuale di donne nel Servizio sanitario nazionale del 39,15% - sottolinea il sindacato - è significativo di un trend ormai progressivo il dato del sorpasso delle donne medico sui maschi nella fascia di età tra i 30 e i 39 anni (8.540 donne medico rispetto a 5.376 medici maschi). Il percorso in corsia, però, per i camici rosa è ancora a ostacoli. Una discriminazione nella carriera ben presente - emerge dall'analisi - con solo il 14,6% di donne direttrici di struttura complessa (ex primari), 1.242 rispetto ai 7.262 uomini.

"L'aumento delle donne medico è un fattore positivo per una medicina più umana e più sensibile alla persona - commenta Massimo Cozza, segretario della Fp Cgil medici - ma anche più attenta alle differenze di genere che possono influenzare l'esito delle cure. In un sistema in cui tanto la ricerca quanto la farmacologia sono basate su un modello dominante maschile, l'aumento della presenza femminile è un fattore determinante di arricchimento per una sempre più appropriata diversificazione delle cure, la cosiddetta medicina di genere. La stessa cura non può sempre andar bene per un uomo come per una donna, viste le differenti caratteristiche fisiologiche e psicologiche". Per Cozza, "è tempo di ripensare anche l'organizzazione dei servizi, superando le penalizzazioni che ancora oggi colpiscono le donne medico, a partire dei tempi di lavoro".

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