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In Trentino ricercatori da tutto il mondo per difendere i 'piccoli frutti'

26 maggio 2014 | 14.59
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In Trentino ricercatori da tutto il mondo per difendere  i 'piccoli frutti'

San Michele all'Adige (Tn), 26 mag. (Labitalia) - Combattere le malattie che aggrediscono more, lamponi, ribes, mirtilli e fragole, perché sulle nostre tavole arrivino piccoli frutti sani e squisiti. Questo l'obiettivo degli 85 ricercatori provenienti da 18 Paesi del mondo che, da oggi e fino al 28 maggio, si ritroveranno a Vigalzano di Pergine Valsugana (Trento), presso la sede periferica della Fondazione Edmund Mach (dove si concentrano le attività di ricerca e sperimentazione sui piccoli frutti) per partecipare al congresso internazionale della Iobc, l'Organizzazione mondiale per la lotta biologica e integrata.

Al centro del congresso, il confronto sulle malattie principali dei piccoli frutti e sulle più innovative strategie di controllo integrato e biologico, con un'attenzione particolare al problema Drosophila suzukii. Le ultime edizioni del congresso si sono svolte a Ismir (Turchia), Budapest (Ungheria), Avignone (Francia), East Malling (Gran Bretagna). L'evento, biennale, che ha scelto quest'anno il Trentino è promosso in stretta collaborazione con la Fondazione Mach, il centro di sperimentazione di Laimburg, il mondo produttivo locale e il progetto Lexem dedicato alle specie aliene invasive.

I partecipanti al convegno saranno 85 (è stato fissato il numero chiuso a 80 per ragioni logistiche) provenienti da paesi per la maggioranza europei, ma con una significativa partecipazione di ricercatori extracontinentali, in particolare Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda e Cina. I referenti organizzativi del congresso sono Daniele Prodorutti e Alberto Grassi, del Centro Trasferimento Tecnologico.

La prima giornata del congresso (oggi) sarà dedicata alle malattie, mentre martedì 27 i ricercatori si confronteranno sulle diverse strategie di controllo di malattie e fitofagi compreso il miglioramento genetico. Nel pomeriggio è prevista la visita ad alcune aziende del settore organizzata in collaborazione con Sant'Orsola. Il workshop si chiuderà mercoledì 28 con una giornata interamente dedicata alla problematica Drosophila Suzukii: la Fondazione Edmund Mach presenterà pertanto lo stato di avanzamento delle ricerche e delle sperimentazioni e in particolare le recenti scoperte relative all'individuazione di specie di insetti parassitoidi che si prospettano molto interessanti per il controllo biologico dell'insetto.

La Iobc è un gruppo internazionale di ricercatori nato nel 1955 con l'obiettivo di promuovere la protezione delle piante da frutto e rappresenta l'ente di riferimento per la comunità europea quando deve legiferare su temi attinenti la protezione integrata delle colture. La Fondazione Edmund Mach è fortemente rappresentata al suo interno. Ilaria Pertot, responsabile del Dipartimento agroecosistemi sostenibili e biorisorse del Centro Ricerca e Innovazione è vicepresidente dell'area 'west paleartic' che copre Europa, Nord Africa e Medio Oriente, mentre Claudio Ioriatti, responsabile del Dipartimento sperimentazione e servizi tecnologici del Centro Trasferimento Tecnologico, è coordinatore del gruppo di lavoro 'lotta integrata in frutticoltura'.

In occasione del congresso saranno consegnati da parte dell'Iobc due awards agli studenti che hanno presentato dei lavori giudicati innovativi. Inoltre, per sottolineare l'importanza del trasferimento dell'innovazione saranno anche premiati con l'Excellence in Ipm Award i due lavori che più di altri hanno contribuito allo sviluppo e trasferimento nella pratica di strumenti e strategie innovative in grado di ridurre l'impiego di prodotti chimici.

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