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Prima alla Scala in una Milano blindata, Renzi: "Orgogliosi di esserci"

07 dicembre 2015 | 18.26
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Prima alla Scala in una Milano blindata, Renzi:

Un successo la Prima alla Scala di Milano: 11 minuti di applausi hanno salutato la fine dell'opera, la Giovanna d'Arco di Giuseppe Verdi. Deciso il consenso ai due protagonisti, Anna Netrebko e Devid Cecconi diretti da Riccardo Chailly. All'esterno, nessun incidente, né momenti di tensione per la Prima più blindata della storia, dopo gli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre scorso.

La protesta dei centri sociali e dei Cub si è conclusa senza nessuno scontro, come invece si temeva alla vigilia. La protesta è stata piuttosto sottotono: neanche un centinaio le persone in piazza dietro le transenne che delimitano la 'zona rossa'. Una 'zona rossa' ben distante dall'ingresso del teatro scaligero. Quest'anno - per la prima volta - è stato impedito ai curiosi di stazionare ai lati della piazza creando un'atmosfera 'surreale' in una Milano 'blindata', con circa 700 agenti a vegliare sulla sicurezza.

Alla prima ha presenziato anche il premier Matteo Renzi, che vi ha assistito per la prima volta da presidente del Consiglio accompagnato dalla moglie Agnese, che per l'occasione ha indossato un vestito lungo nero. ''La cultura è un messaggio universale di bellezza su cui l'Italia ha molto da dire al mondo. La Scala è la Scala e la Prima è di grande rilievo per tutti. Siamo orgogliosi di esserci'', ha spiegato il presidente del Consiglio Renzi.

"La Prima della Scala è sempre un grande messaggio culturale al mondo. In questa stagione del nostro tempo credo sia un messaggio ancora più forte: noi siamo convinti che l'Italia debba e possa far sentire la propria voce sul piano della identità e dei valori della cultura. Alla prima della Scala, da questo punto di vista, era assolutamente irrinunciabile esserci", ha aggiunti.

Durante l'intervallo il premier ha incontrato lle maestranze e dopo essersi informato sul loro numero, ha poi scherzato con alcuni di loro e scambiato qualche selfie. "Quanto dura l'opera?", ha chiesto Renzi agli orchestrali ricordando che, da sindaco di Firenze "mi ero abituato a delle prime dirette da Zubin Metha che duravano anche quattro ore". Da parte loro i lavoratori hanno chiesto a Renzi una maggiore autonomia per il teatro sopratutto dal punto di vista economico, ricevendo dal premier rassicurazioni al riguardo.

Tanti i personaggi del mondo della politica e dello spettacolo ad assistere alla prima (FOTO). Tra gli ospiti che hanno varcato l'ingresso, Diana Bracco, presidente dell'omonimo gruppo industriale, il presidente della Consob Giuseppe Vegas, l'ex premier Mario Monti, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il governatore lombardo Roberto Maroni, l'attrice Valeria Marini, lo stilista Renato Balestra, il candidato alla poltrona di Palazzo Marino Corrado Passera accompagnato dalla moglie Giovanna in dolce attesa.

Anche gli uomini della finanza sono in prima fila per la Prima. Presenti, tra gli altri, Fabrizio Viola ad Mps, Claudio Costamagna (presidente Cdp), i banchieri Alessandro Profumo (presidente Equita), Giovanni Bazoli (presidente Cds Intesa Sanpaolo), Fabrizio Palenzona (vice presidente Unicredit). Tra gli ospiti Giovanni Sabatini (dg Abi). E ancora Valerio Camerano (ad A2A), il finanziere Davide Serra fondatore di Algebris, Carlo Sangalli presidente della Camera di commercio di Milano, Alberto Bombassei presidente Brembo, l'ad di Poste Francesco Caio, la presidente di Eni Emma Marcegaglia e il dg Rai Antonio Campo Dall'Orto.

CITTA' BLINDATA - Milano appare 'blindata'. Cecchini, artificieri, circa 700 agenti per la sicurezza dell'evento. Per la prima volta sono stati usati all'ingresso i metal detector portatili che, a campione, hanno controllato gli spettatori. Confermata la 'zona rossa', le transenne sono state posizionate a diversi metri dall'ingresso del teatro. "Non posso escludere che schegge impazzite esplodano improvvisamente. È un pericolo potenziale che sappiamo esistere. La nostra struttura è articolata in modo da affrontare al meglio ogni emergenza. Abbiamo previsto tutto il prevedibile. Sono sereno", ha affermato il neo prefetto Alessandro Marangoni.

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