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Volontariato: boom campi lavoro per organizzare festival

22 marzo 2015 | 15.21
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Sono i più amati e richiesti, l'occasione per fare un'esperienza solidale vivendo la magia del dietro le quinte. E con il badge 'staff' ci si sente protagonisti dell'evento

(foto Lunaria)
(foto Lunaria)

Festival che passione! Fra gli italiani che scelgono di fare vacanze alternative e solidali in un campo di lavoro - sono circa 20mila all'anno quelli inseriti nella rete internazionale di volontariato - l'esperienza più amata e richiesta è proprio quella legata all'organizzazione dei festival in Italia e all'estero. Due o tre settimane in cui i partecipanti, lavorano alla preparazione e alla gestione dell'evento, scoprendo un paese nuovo, la sua cultura e la sua gente, e soprattutto condividendo la propria passione con altri volontari, in un'occasione unica di scambio interculturale.

Fatica e divertimento dedicati a campagne di sensibilizzazione, così come allo sport preferito, a danza, musica, arte, ambiente o alle tradizioni locali. E ce n'è per tutti i gusti: si va dal festival di musica eclettica in un villaggio medievale in Francia, a quello di fumetti a Roma, dal festival di musiche folk della Vallonia in Belgio a quello enogastronomico sull'Aglianico in Basilicata, fino alla festa reggae antirazzista a Marzabotto.

"Ciò che rende attrattivo questo genere di campi di lavoro è proprio l'atmosfera che c'è nei festival, l'idea di lavorare dietro le quinte, il contatto con gli artisti, lo scambio culturale e l'esperienza legata a passioni e interessi comuni, ma anche la possibilità di trovare nuovi amici e, perchè no, di avere il badge dello staff: insomma di sentirsi utili e parte integrante di un evento", spiega all'Adnkronos Marcello Mariuzzo, coordinatore Programmi internazionali di 'Lunaria' , associazione che invia ogni anno circa 400 giovani volontari italiani in campi all’estero e accoglie altrettanti volontari stranieri in Italia.

Non solo. "I campi di lavoro - spiega ancora Mariuzzo - oltre a rappresentare un'esperienza internazionale significativa di formazione e impegno collettivo, scoperta, amicizia e divertimento, sono anche uno dei modi più economici di trascorrere una vacanza. A parte l'iscrizione e le spese di viaggio, infatti, tutto il resto, vitto, alloggio, assicurazione sul lavoro (infortunio, responsabilità civile e malattia) è a carico dell'organizzazione ospitante".

E se negli ultimi anni è cresciuto l'interesse così come la partecipazione ai campi di lavoro, anche il fattore economico ha avuto la sua parte. "In tempi di crisi - sottolinea il coordinatore Programmi internazionali di 'Lunaria' - molte famiglie hanno sostituito magari la vacanza studio all'estero con un'esperienza internazionale 'solidale' che oltre ad essere low cost e divertente ha anche un aspetto etico e formativo ed è sicuramente un'occasione per allargare i propri orizzonti", commenta Mariuzzo, riferendo che in 4 anni Lunaria ha registrato un aumento di quasi 100 partecipanti all'anno, con un +15-20%.

Ma se l'età media dei partecipanti ai campi di lavoro è di 24 anni, "ci contattano sempre più spesso anche persone più grandi, soprattutto per progetti nel Sud del mondo", spiega il responsabile di Lunaria, precisando che "si tratta di volontariato e non di aiuto umanitario". Si tratta prevalentemente di lavori materiali - per esempio sistemare o ristrutturare scuole in Africa - guidati da un volontario esperto. "Recentemente nella fascia di età meno giovane - conclude - abbiamo ricevuto molte richieste di partire con un gruppo di volontari italiani. Per questo, anche se normalmente le iniziative di volontariato all’estero coinvolgono gruppi di partecipanti da tutto il mondo, abbiamo organizzato progetti in Uganda e Kenia con partenze di gruppo".

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