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Vino: in vigna con smartphone per controllo vitivinicoltura

25 gennaio 2016 | 17.21
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Vino: in vigna con smartphone per controllo vitivinicoltura

Si terrà a Siena dal 26 al 28 gennaio, presso l’incubatore Toscana Life Sciences, il meeting di valutazione del secondo anno di attività del progetto VineRobot, finanziato con oltre 2 milioni di euro dalla Commissione europea nell’ambito del 7° Programma Quadro. L’unica impresa italiana dentro il consorzio promotore del progetto, che coinvolge anche università e aziende di Spagna, Francia e Germania, si chiama Sivis ed è una startup innovativa affilata all’incubatore Tls e focalizzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi di visione intelligenti e optoelettronici che consentono la supervisione e il monitoraggio ambientale in ambito civile e militare.

Scopo finale del progetto è la messa a punto di un robot per il monitoraggio automatico dei vigneti, in grado di analizzare, rilevare e trasmettere a distanza informazioni consultabili semplicemente con uno smartphone. La fase sperimentale condotta con il primo prototipo è già avvenuta in Francia e in Spagna e, se la valutazione da parte degli esperti europei andrà a buon fine, presto sarà replicata tra le vigne della provincia di Siena.

Il robot a cui sta lavorando anche la toscana Sivis, attiva nel gruppo di lavoro focalizzato sulla componente hardware e software del VineRobot, potrebbe portare una vera e propria rivoluzione nel settore. Tra i benefici attesi, infatti, ci sono una notevole razionalizzazione degli interventi a vantaggio dei costi aziendali e una maggiore preservazione dell'ecosistema attraverso l'uso di prodotti di sintesi solo quando occorre.

Il robot, senza la presenza di un operatore, ma con l’aiuto del Gps per localizzazioni di precisione e analisi di immagine, è progettato per effettuare un percorso programmato fra i filari analizzando, attraverso una serie di sensori molto sofisticati e senza toccare le piante, lo stato vegetativo, lo stress idrico, il colore delle uve e la loro quantità e qualità in modo da programmare anche il tempo di vendemmia.

Inoltre, il robot, grazie alla trasmissione di informazioni, consentirà di avere una banca dati storica pianta per pianta, in tutti i periodi vegetativi, estremamente utile per gli agronomi. Tutto sarà gestibile dal viticoltore attraverso un normale smartphone nel quale sarà caricata un'applicazione specifica. La sensoristica a bordo comprende una telecamera a colori ad altissima definizione e un sensore multispettrale a fluorescenza.

Il progetto è ad altissimo livello tecnologico e nasce grazie alla collaborazione tra un pool di società europee tra cui la Sivis e i ricercatori di alcuni atenei: le Università spagnole della Rioja e quella di Valencia, che hanno competenze sia per la parte agronomica che per la parte robotica; ricercatori tedeschi dell’Istituto di ricerca Hochschule Geisemhaim, le società francesi Force-A di Parigi e Wall-ye di Lione; la società di nanotecnologia spagnola Avanzare di Logrogno e la Cooperativa di Produzione Les Vignerons de Buzet. Il primo prototipo di robot è già stato testato a settembre 2015 e nel 2016 sarà realizzato il prototipo finale.

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