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Inail: De Felice, brevetti e start up per dare forza al nuovo Istituto

14 aprile 2016 | 16.29
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Massimo De Felice
Massimo De Felice

"Brevetti e start-up leve fondamentali per dare forza al progetto del nuovo Inail”. Lo ha detto oggi il presidente dell'Inail, Massimo De Felice, in occasione del convegno organizzato dall’Avvocatura generale dell’Istituto, in collaborazione con la direzione centrale Pianificazione e Comunicazione, sugli strumenti di attuazione delle innovazioni industriali e la tutela della concorrenza.

Un’iniziativa che De Felice ha definito “molto importante”, sia perché “riguarda un tema rilevante per l’Inail”, sia perché “iniziative del genere, apparentemente solo culturali e tecniche, possono diventare anche un utile strumento operativo, offrendo l’opportunità di instaurare un dibattito, costruire un tavolo di lavoro e aprire un confronto costruttivo con autorevoli interlocutori esterni”.

“Una delle leve fondamentali -ha chiarito- per dare forza al progetto del ‘nuovo Inail’ è proprio quella che passa attraverso l’autorizzazione all’Istituto a partecipare alla creazione di start-up. Abbiamo già avanzato una proposta normativa in questo senso, che speriamo possa dare presto gli esiti auspicati. Si potrebbe partire con piani operativi quasi immediatamente, perché la nostra ricerca, grazie in particolare alla rete costruita negli ultimi anni tra il Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio e altre realtà di eccellenza, come l’Iit di Genova, la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e il Campus Bio-Medico di Roma, ha dato spunti e strumenti per avviare questo tipo di attività, realizzando prototipi di dispositivi che potrebbero già essere destinati all’industrializzazione”.

“L’Inail -ha aggiunto il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella- può promuovere innovazione. La concorrenza è uno strumento per promuovere innovazione perché spinge le imprese a entrare nel mercato con prodotti nuovi, migliori e a sviluppare nuovi servizi. La proprietà intellettuale può essere un giusto riconoscimento dello sforzo innovativo, ma non deve tradursi in un abuso di potere di mercato che crea una barriera ai nuovi innovatori”.

In questo quadro, per Pitruzzella, “l’Inail ha dimostrato di poter essere un soggetto che, grazie ai suoi brevetti e alle sua attività, può promuovere l’innovazione del Paese, con ricadute positive sia per il servizio sociale che dà, sia sul terreno più propriamente economico”.

Quanto detto nel corso dell'incontro di oggi, ha sottolineato Giuseppe Lucibello, direttore generale Inail, "rappresenta certamente un’occasione di riflessione importante sulle future prospettive di sfruttamento dei brevetti industriali che attendono l’Inail”. Lucibello ha ricordato come l’Istituto sia impegnato nella ricerca già dal 1960, col Centro protesi di Vigorso di Budrio, sottolineando come questa attività, a partire dal 2010, a seguito dell’incorporazione dell’Ispesl, e con le partnership di eccellenza promosse negli ultimi anni, si sia potenziata in modo significativo. “Si tratta di una ‘nuova vocazione’ alla ricerca -ha continuato Lucibello- che vede nei brevetti e nelle start-up ambiti di grande attualità nel presente e nel futuro dell’Inail”.

“Nessun fine di lucro -ha rimarcato- ma vantaggi per gli assistiti”. Proprio in previsione di questo sviluppo, l’Inail ha avviato una profonda riflessione sugli strumenti normativi e operativi più idonei ed efficaci per gestire un’attività che “a livello industriale è di sicuro destinata ad avere ricadute importanti”.

Tutto questo “ricordando sempre come l’Istituto non operi certo per perseguire fini di lucro -ha fatto notare Lucibello- ma con l’ovvio intendimento che tutto ciò che sarà conseguito economicamente verrà mantenuto a esclusiva salvaguardia e implementazione di ulteriori progetti di ricerca o per le attività di tutela a favore di infortunati e tecnopatici”.

Per il direttore generale, “l’Inail di oggi è un soggetto pronto ad aggiungere al proprio strumentario anche start-up che gli consentano di fornire risposte sempre più adeguate agli interessi che è chiamato a perseguire”.

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