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Usura: due arresti nel napoletano, c'è anche lo zio di Ciro Immobile

24 febbraio 2015 | 12.09
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L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Torre Annunziata. Tra le vittime, secondo quanto accertato dagli investigatori, imprenditori e professionisti

(Infophoto)
(Infophoto)

Usura aggravata e continuata. Con queste accuse sono finiti in carcere Francesco Immobile, di 71 anni, e Andrea Gargiulo, di 44 anni. Il primo, a quanto si è appreso, è lo zio del calciatore Ciro Immobile, attaccante del Borussia Dortmund. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita questa mattina dai finanzieri del gruppo di Torre Annunziata (Na), nell'ambito di un'indagine sull'usura della locale Procura della Repubblica. I finanzieri hanno inoltre eseguito il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 700mila euro.

Nell'inchiesta risultano indagate, inoltre, altre persone, tutte ritenute responsabili, in concorso con gli arrestati, delle attività illecite, la cui posizione sarà oggetto di ulteriori indagini. L'attività investigativa è scaturita dalla denuncia di un noto avvocato civilista del Foro di Torre Annunziata, che per aiutare un amico, risultato in seguito responsabile del reato di intermediazione usuraia, aveva richiesto un prestito di 30mila euro a Francesco Immobile, pregiudicato con precedenti per contrabbando di sigarette, e si era visto dallo stesso richiedere interessi superiori al 120% annui.

In pochi mesi, si legge in una nota della Procura, il debito era lievitato a oltre 150mila euro, rendendo insostenibile la condizione economica del professionista. Per fronteggiare le difficoltà nel pagare gli interessi, il professionista, secondo quanto accertato nel corso delle indagini, fu costretto a richiedere ulteriori e frequenti piccoli prestiti, tra i 5mila e i 10mila euro, a Gargiulo, che avrebbe applicato nei suoi confronti lo stesso tasso. Dai successivi approfondimenti investigativi effettuati dai finanzieri, su disposizione della Procura, è emerso che Immobile aveva elargito prestiti usurari anche nei confronti di altri imprenditori, molti dei quali hanno negato di aver corrisposto interessi usurari e la cui posizione è tuttora al vaglio degli inquirenti.

Solo un imprenditore del nord Italia, oltre al professionista di Torre Annunziata, ha confermato le risultanze investigative, dichiarando di aver ricevuto prestiti in contanti per oltre 100mila euro da Immobile e di aver dovuto corrispondere, in un periodo di circa 18 mesi, interessi mensili pari al 10%, senza così riuscire mai a estinguere il prestito.

Oltre all'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, è stato eseguito anche il sequestro preventivo di beni riconducibili a Francesco Immobile e alla sua convivente, anche quest'ultima indagata, beni in sproporzione rispetto ai redditi dichiarati. In particolare, sono stati sottoposti a sequestro un immobile a Torre Annunziata, 4 auto, una moto, conti correnti e titoli, per un valore complessivo di circa 700mila euro.

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