L'ex assessore regionale abruzzese alla Cultura Luigi De Fanis, che si trovava agli arresti domiciliari dal 12 novembre scorso nell'ambito dell'inchiesta denominata "Il Vate", ha ottenuto la misura alternativa dell'obbligo di dimora a Montazzoli (Chieti). Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Pescara. De Fanis è rimasto coinvolto nell'inchiesta denominata 'Il Vate' per la erogazione di contributi per iniziative e manifestazioni culturali insieme alla sua segretaria Lucia Zingariello, al rappresentante dell'Associazione culturale 'Abruzzo antico' Ermanno Falone e a Rosa Giammarco, responsabile dell'agenzia di promozione culturale della Regione. L'accusa a vario titolo è di concussione, truffa aggravata e peculato.