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Infermieri in sciopero, protesta davanti a Montecitorio. A rischio 30 mila interventi

03 novembre 2014 | 11.48
LETTURA: 3 minuti

A organizzare il sit-in di protesta è il Nursind. Al centro della protesta, il blocco di stipendi e assunzioni, il personale ridotto all'osso e i ritmi di lavoro insostenibili

Infermieri in piazza Montecitorio (Foto Adnkronos)
Infermieri in piazza Montecitorio (Foto Adnkronos)

Circa mille infermieri, in rappresentanza degli oltre 270 mila che lavorano nelle corsie degli ospedali italiani, stanno protestando a Roma davanti all'ingresso della Camera, in piazza Montecitorio. A organizzare il sit-in di protesta è il Nursind, sindacato di categoria che ha proclamato, per oggi, 24 ore di sciopero nazionale. Giornata di disagi, quindi con circa 30 mila gli interventi a rischio.

A stimarlo, per l'Adnkrons Salute, è Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind. All'interno delle strutture sanitarie verranno garantiti i servizi d’urgenza, ma saranno a rischio tanti interventi chirurgici già programmati, anche i semplici prelievi del sangue, le attività ambulatoriali e la radiologia. A spingere gli infermieri ad alzare la voce sono stipendi e assunzioni bloccate; personale ridotto all'osso; ritmi di lavoro insostenibili.

In piazza a Roma, Bottega punta il dito contro il governo: "Su oltre 500 mila lavoratori del Ssn, almeno 220 mila sono infermieri: l’attenzione nei nostri confronti non mi sembra però proporzionata a queste cifre. La nostra base è in grossa sofferenza. Le scelte politiche del governo - spiega - ci hanno sistematicamente esclusi. Basti pensare agli 80 euro: il nostro reddito si aggira mediamente tra 28 mila e 30 mila euro e siamo quindi la prima fascia esclusa dal bonus".

Un malcontento sintetizzato bene dai tanti cartelli e striscioni di protesta esposti in piazza. Uno di questi, tenuto su da decine di palloncini blu, recita: "Aspettiamo il rinnovo del contratto. Invece contra-rremo l'Ebola". Su un altro c'è invece scritto: "Siamo ridotti all'osso...o!!!". Oltre al sit-in, sono previsti volantinaggi e presidi fuori dagli ospedali per spiegare ai cittadini il malcontento della categoria e il rischio che corre il sistema sanitario nazionale.

Adesione massiccia - Quanto ai numeri, "non abbiamo ancora dati ufficiali, ma dai primi riscontri avuti dalle varie segreterie regionali l'adesione allo sciopero nazionale è massiccia Il Nursind - spiega Bottega - conta su oltre 25 mila iscritti, di cui 21 mila circa nel Ssn e il resto nel privato. Ma, sulla base dei segnali che sto ricevendo da tutta Italia, stanno aderendo anche infermieri non iscritti"

Lorenzin: essenziale permettere turnover - Per il ministro della Salute Lorenzin "il comparto ha fatto sacrifici, permettere quindi il turnover è essenziale all'interno delle professioni sanitarie. Perché congelare così l'accesso al di sotto dei fabbisogni diventa un problema di qualità sanitaria per i prossimi anni, visto che stanno andando in pensione migliaia di persone". "Questa è un delle questioni su cui stiamo lavorano - aggiunge il ministro - al tavolo sull'articolo 22 del Patto per la salute".

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