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Inflazione rallenta a dicembre

16 gennaio 2019 | 11.57
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Nel mese di dicembre 2018, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisca dello 0,1% rispetto al mese precedente e aumenti dell’1,1% su base annua (da +1,6% del mese precedente), confermando la stima preliminare. Lo rileva l'Istat.

L'Istituto evidenzia che la lieve diminuzione su base congiunturale dell'indice generale dei prezzi al consumo è dovuta principalmente al consistente calo dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-4,2%) e, in misura minore, dei beni alimentari lavorati (-0,6%), solo in parte mitigato dall'aumento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+1,1%), dovuto per lo più a fattori di carattere stagionale.

L'Istituto rileva inoltre che per i prodotti di largo consumo, la crescita dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona da +0,9% di novembre si porta a +0,7%, mentre i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto rallentano in modo marcato (da +1,9% a +1,2%), per il calo degli Energetici non regolamentati. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un calo dello 0,1% su base mensile e cresce dell'1,0% rispetto a dicembre 2017 prosegue l'Istituto di Statistica aggiungendo che la variazione media annua del 2018 è pari a +1,1% (la stessa del 2017).

In media, nel 2018, i prezzi al consumo registrano una crescita dell'1,2% replicando il dato del 2017. L'Istituto riferisce che "l'inflazione di fondo', al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è pari a +0,7%.

Sono i beni energetici non regolamentati (i cui prezzi decelerano da +7,8% a +2,6%) a spiegare gran parte del rallentamento dell'inflazione a dicembre, determinato anche, ma in misura minore, dai prezzi dei beni alimentari lavorati (da +1,1% a +0,5%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +2,0% a +0,6%). L'Istat sottolinea che l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici rallentano entrambe, portandosi a +0,6%, da +0,7% del mese di novembre.

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