L'assessore D'Amato: "A disposizione 100mila dosi, che è il numero più alto in Italia". Medici famiglia: "E' contro la legge"
"Mettiamo a disposizione delle farmacie del Lazio 100mila dosi di vaccino antinfluenzale che è il numero più alto in Italia. Le farmacie non solo potranno venderlo al cittadino. Alcune che hanno i requisiti tecnici, ovvero locali idonei, attrezzature e personale, possono somministrarlo anche ai cittadini. Il numero che ci hanno indicato è di circa 400 farmacie nel territorio in grado di adempiere a queste attività, avendo anche svolto corsi specifici. Con questa modalità il Lazio si avvicina all'Europa dove è già diffusa". Lo ha spiegato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, al termine della conferenza stampa allo Spallanzani di Roma per la presentazione dei test salivari nelle scuole.
"Non è una costrizione, ma una opportunità che viene data nel rispetto dei protocolli clinici", ha aggiunto D’Amato.
Medici famiglia: "E' contro la legge"
"Questo è il momento di unire le forze per utilizzare tutte le risorse del sistema salute disponibili per aumentare la copertura vaccinale antinfluenzale. Nella nostra regione i medici di famiglia sono un perno essenziale e sono fortemente e unitariamente coinvolti con un impegno condiviso di raggiungere un obiettivo senza precedenti, ovvero di somministrare 1,5 milioni di dosi di vaccino", ha detto D'Amato a Silvestro Scotti che, intervistato dall'Adnkronos Salute, ha bocciato l'iniziativa della Regione Lazio di coinvolgere le farmacie nella vaccinazione antinfluenzale, ricordando che esiste una legge dello Stato che lo impedisce.
"In questo momento - sottolinea in una nota - più che gli interessi di parte devono prevalere gli interessi della nostra comunità per evitare la sovrapposizione tra gli effetti dell’influenza stagionale e la pandemia del Covid-19.