cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 00:05
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Infortuni, edili in piazza a Roma: "Basta morti sul lavoro"

13 novembre 2021 | 13.20
LETTURA: 2 minuti

Landini: "Non più a 65 anni sui ponteggi, serve patente a punti per le imprese". Bombardieri: "Oltre 15mila morti in 10 anni". Sbarra: "E' un bollettino di guerra"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Croci bianche sormontate da caschetti gialli da cantiere e una rosa rossa per ogni croce. Si presenta con questa toccante scenografia, in ricordo delle vittime sul lavoro, oggi piazza Santi Apostoli a Roma, dove si svolge la manifestazione per dire "Basta alle morti sul lavoro", indetta dai sindacati dei lavoratori edili Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, a cui partecipano i tre leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, oltre ai tre segretari generali di categoria Alessandro Genovesi (Fillea), Enzo Pelle (Filca) e Vito Panzarella (Feneal). La piazza è transennata e accessibile solo con il Green pass.

"Bisogna dire in modo molto forte di introdurre la patente a punti e fare in modo che le aziende che non rispettano le norme vedano sospesa l'attività e investire sulla formazione - dice Maurizio Landini - Salute e sicurezza significa non lavoro precario e non lavoro in subappalto al massimo ribasso e significa non dover andare a 65 anni sui ponteggi per poi cadere. E' chiaro quindi che significa anche parlare di riforma delle pensioni, lotta all'evasione fiscale e creare un lavoro stabile che dia un futuro ai giovani".

"Si continua a morire sul lavoro, la strage non è fermata. E' chiaro che abbiamo bisogno di intervenire - sottolinea Landini - Sono stati fatti i primi provvedimenti importanti dopo le nostre mobilitazioni ma c'è ancora molto da fare, la patente a punti diventa decisiva perché bisogna premiare le imprese che investono sulla formazione e in cui la sicurezza non è un costo ma un elemento distintivo".

"Una interminabile scia di sangue con più di 20 vittime ogni settimana a cui si aggiungono malattie professionali, infortuni: un vero bollettino di guerra ma la parola guerra non dovrebbe mai essere associata alla parola lavoro - scandisce Luigi Sbarra - Non una sola vita può essere sacrificata sull'altare del profitto o delle ragioni economiche, la salute e la sicurezza non sono un costo ma un grande investimento anche per alzare e migliorare gli indici reputazionali delle imprese. Noi continueremo con la nostra lotta fin quando sarà necessario in nome della sicurezza". E poi "basta con il termine morti bianche, le responsabilità ci sono".

"Negli ultimi dieci anni ci sono stati più di 15mila morti sul lavoro, se ci fossero stati 15mila morti per mafia cosa ci sarebbe stato in questo Paese?" si chiede Pierpaolo Bombardieri alla manifestazione degli edili a Roma. "E' una giornata per ricordare che abbiamo ancora troppi morti sul lavoro - aggiunge - il tema della sicurezza e della dignità del lavoro è quello che questa piazza chiede al governo, alle controparti e all'opinione pubblica". "Troppi silenzi e troppi ritardi anche nei processi per identificare le responsabilità di chi viola le norme. Il governo ha fatto delle scelte importanti ma non bastano: bisogna continuare a fare le assunzioni e porre l'attenzione complessiva in questo Paese che riguarda la legalità e la sicurezza sul lavoro. Speriamo che questa manifestazione serva" conclude Bombardieri.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza