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Infrarossi e radar contro i versamenti di greggio nell'ambiente acquatico

01 aprile 2014 | 15.54
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Infrarossi e radar contro i versamenti di greggio nell'ambiente acquatico

Sviluppato un nuovo sistema per l'individuazione precoce delle fughe di idrocarburi nell'ambiente acquatico. Il sistema, denominato HEADS, unico al mondo, è stato realizzato dalla Indra, una delle principali multinazionali nell'ambito della tecnologia e della consulenza e dalla Repsol, una società energetica integrata e globale che sviluppa la sua attività in oltre 30 paesi e che impiega 24.000 persone, specializzata nell'esplorazione degli idrocarburi

Il sistema HEADS (Hydrocarbon Early and Automatic Detection System), è finalizzato ad un progresso mondiale nei meccanismi di individuazione precoce delle fughe degli idrocarburi e ha concluso con successo la fase delle prove nel Complesso Industriale di Repsol a Tarragona, inclusa la piattaforma Casablanca.

HEADS utilizza in modo combinato i differenti sensori di individuazione, aggiungendo l'interpretazione automatica delle immagini di infrarossi e radar, così come il lancio degli avvisi senza l'intervento umano. L'utilizzo combinato delle immagini ad infrarossi e radar permette di massimizzare il grado di affidabilità e automatizzazione del processo. Il sistema permette di disporre di un monitoraggio continuo senza l'intervento di un operatore, riducendo il rischio di errore umano. L'individuazione tramite radar è basata sulla differenza di rugosità nella superficie dell'acqua, ovvero quando si individua la presenza di un idrocarburo, la telecamera ad infrarossi individua le variazioni di temperatura tra l'acqua e l'idrocarburo che si viene a creare a causa delle differenze tra le proprietà calorifiche di entrambi gli elementi.

Il sistema dispone di una struttura situata nella sala di controllo monitoraggio, dove sono monitorate le differenti operazioni come la perforazione, la produzione, il carico o la sicurezza. Quando HEADS individua un incidente, oltre ad attivare l'allarme in modo automatico, è capace di raccogliere l'informazione associata e di registrare ed analizzare tutti i parametri collegati.

Un'altra caratteristica importante di HEADS è la sua capacità di identificare varchi nelle vicinanze tramite AIS (Automatic Identification System). L'obiettivo fondamentale del sistema AIS è di permettere alle navi di comunicare la propria posizione ed altre informazioni rilevanti finalizzate ad avvertire altre navi o stazioni per evitare possibili incidenti. In questo modo, se si verifica un incidente causato da una nave all'interno del suo raggio di azione, HEADS è capace di registrare la propria ''matricola'' e monitorarne l'accaduto.

Oltre ad incrementare notevolmente il livello di affidabilità di individuazione per qualsiasi tipo di incidente che si verifichi sulla superficie dell'acqua, sia di notte che di giorno, incluso con condizioni climatiche avverse come pioggia o nebbia, HEADS ha un tempo di risposta inferiore a due minuti, ciò permette di ridurre l'impatto e di poter agire in modo tempestivo per evitarla.

Nel progetto, avviato alla fine del 2011, si è creato un gruppo multidisciplinare formato da oltre venti esperti e ricercatori con alte qualifiche nell'ambito dell'industria petrolifera, fisica, chimica, radar, algoritmi e integrazione del software.

Repsol ha messo a disposizione del progetto HEADS la sua ampia conoscenza dei fenomeni fisici relativi agli idrocarburi e l'ambiente marino, e l'esperienza nell'esplorazione e produzione di greggio nelle zone più impegnative del pianeta. La società ha fornito anche tutta la tecnologia del proprio Centro di Tecnologia Repsol, che conta su un laboratorio capace di riprodurre le condizioni climatiche che si verificano in alto mare.

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