"Attraverso contratti di rete si potrebbero migliorare la competitività delle pmi, aumentare l’efficienza operativa, diminuire i costi di gestione realizzando economie di scala, raggiungere un più vasto numero di possibili clienti sfruttando diverse competenze specialistiche, accedere a grandi commesse, senza necessariamente rinunciare alle piccole". A dirlo Luigi Ronsivalle, presidente del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, in occasione del 60° Congresso degli ingegneri italiani, in corso a Venezia.
"La legislazione italiana -ricorda- disciplina i contratti di rete per le pmi e contempla una serie di agevolazioni, dai quali i liberi professionisti sono esclusi”.
"Fra i vari fattori che contribuiscono alla crisi delle professioni -sottolinea Ronsivalle- dobbiamo annoverare qualcosa di più di una semplice distrazione del legislatore. Si potrebbe arrivare a definirla quasi un’avversione dello stesso nei confronti di quella che dovrebbe essere riconosciuta come una importantissima leva del sapere e della crescita economica del Paese. Possiamo solo sperare che prima o poi si registri un’inversione di tendenza e che qualcuno si accorga di cosa e quanto si stia sprecando”.
