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Salute

Inizia la stagione dei pentiti del tattoo, via per primi i nomi degli ex

26 marzo 2016 | 12.14
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Comincia la stagione dei pentiti del tatuaggio. E aumentano le richieste ai chirurghi plastici per cancellarli. "E' il momento in cui i pazienti ci contattano di più per questo intervento: si cominciano a organizzare le vacanze e cresce l'attenzione al corpo, che con l'arrivo del caldo sarà più in vista", spiega Maurizio Valeriani, chirurgo plastico dell'ospedale San Filippo Neri di Roma. In testa alla lista dei tattoo che i 'pentiti' vogliono eliminare "ci sono i nomi degli ex partner, per ovvie ragioni. Ma sono frequenti anche le richieste per cancellare disegni più esplicitamente sessuali e quelli che 'indicano' le parti intime, come le orme che disegnano un percorso verso i genitali", racconta il chirurgo.

I tatuaggi, sottolinea Valeriani, "sono espressione di uno stato dell'animo, l'affermazione di qualcosa che sta a cuore e che dà sicurezza. Fissando un'immagine sulla pelle si esprime un sentimento e gli si dà forza. Ma proprio per questo, quando intervengono dei cambiamenti nella propria vita, si desidera cancellarli". A pentirsi è una larga fetta di chi si tatua: "il 30-40%. E ne vediamo davvero di tutti i tipi", ricorda il medico.

"Non mancano disegni in totale contrasto con la personalità del paziente che abbiamo di fronte: un disegno che esprime violenza su una ragazza dolce e da un look angelico, oppure - sottolinea Valeriani - un'immagine troppo delicata su un uomo molto virile. Contrasti che magari si producono per un cambiamento avvenuto nella persona o per una scelta fatta sin dall'inizio senza la necessaria riflessione".

E possono esserci anche ragioni estetiche. "Ormai - aggiunge Valeriani - il tatuaggio è anche una forma d'arte. Ci sono di segni di una grande bellezza. Ma anche disegni fatti male, i cui contorni, con il tempo si sfumano e si trasformano in macchie di colore". Per cancellarli si ricorre al laser "ma sono necessarie diverse sedute, soprattutto se si tratta di disegni grandi e colorati". Più facile, infatti, "rimuovere il nero mentre è più difficile e laborioso togliere verde, blu, bianco". Ma le novità tecnologiche aiutano.

"Oggi disponiamo di un laser di tecnologia italiana, il 'pico laser' che permette di ridurre le sedute anche su disegni colorati. Una curiosità: si tratta della stessa 'famiglia' di laser che l'azienda produttrice ha regalato a Papa Francesco per pulire le statue di San Pietro", conclude Valeriani.

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