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Innovazione, arriva il primo cannone spara nebbia per abbattere polveri inquinanti

23 gennaio 2023 | 13.29
LETTURA: 2 minuti

Realizzato dalla padovana Idrobase Group anche un dispositivo che elimina virus come quello che provoca il Covid

Il cannone spara nebbia (Foto Idrobase Group)
Il cannone spara nebbia (Foto Idrobase Group)

Arriva il primo cannone spara-nebbia per abbattere polveri inquinanti. La tecnologia made in Italy e ad annunciare l'arrivo del cannone contro l'inquinamento è stata la padovana Idrobase Group che appena messo sul mercato anche una dispositivo per eliminare virus come il Sars-Cov-2 che provoca il Covid. Il primo cannone 'sparanebbia' a 120 bar è capace di eiettare miliardi di microgocce leggermente più grandi delle particelle inquinanti di PM 2.5, garantendone così il completo abbattimento. L’esposizione alle polveri sottili è un’acclarata causa di cancro ai polmoni, al colon ed all’intestino e le aree e le città industriali sono quelle a maggior rischio - solo in Europa si stimano oltre ‪400.000‬ morti all’anno - soprattutto nei Paesi in rapida crescita economica, ricordano gli esperti della società padovana. "Per Idrobase Group, il 2023 sarà un ulteriore anno di sfide sui mercati globali" ha commentato il Co-presidente del gruppo di Borgoricco, Bruno Ferrarese.

Ferrarese indica una potenzialità di crescita del 20% nel fatturato, chiusosi positivamente anche nel 2022, nonostante l’incendio, che a Luglio distrusse uno dei magazzini, il cui nuovo capannone sarà significativamente inaugurato ad un anno di distanza assieme a rinnovati uffici aziendali. La Idrobase Group ha anche immesso sul mercato il Bkm destinato ad eliminare virus, tra cui il Covid, e di cui ha presentato la versione 3.0, frutto della ricerca con l’Università di Padova e destinata a mantenere salubri ambienti ampi fino a 200 metri quadri. Il purificatore d’aria per ambienti indoor sfrutta la tecnologia Uv-C per abbattere direttamente patogeni aerodispersi e che attiva inoltre un foto-catalizzatore, a base di nano-particelle di titania, che riduce la concentrazione dei composti organici volatili (Voc) nell’aria.

Lo sviluppo del dispositivo è durato 10 mesi e si è basato sulle sperimentazioni eseguite su n-decano, toluene, formaldeide, tricloroetilene, acetone, per quanto riguarda i Voc; su escherichia coli, per quanto riguarda i patogeni. La multinazionale sottolinea che a questo proposito, si è considerata la scala di resistenza indicata dalla Food and Drugs Administration (Fda), che individua la categoria dei batteri tra le più resistenti alle operazioni di disinfezione tra i microorganismi, anche rispetto ai virus a barriera lipidica come i Coronavirus. In questo quadro, il co-presidente Ferrarese evidenzia ancora che il 2023 "sarà un anno indirizzato ad una crescente internazionalizzazione del nostro business, per questo, a fine mese, saremo impegnati in una missione commerciale, che toccherà Stati Uniti e Giappone, mentre in Korea e Vietnam stringeremo nuovi accordi per migliorare la nostra presenza sui mercati del Far East".

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