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Innovazione, Orti verticali hi-tech per produrre con meno acqua e energia

16 febbraio 2023 | 15.48
LETTURA: 3 minuti

La tecnologia aeroponica sbarca in Italia, mantiene inalterati tutti i nutrienti

Gli orti verticali a tecnologia aeroponica
Gli orti verticali a tecnologia aeroponica

Orti verticali hi-tech per produrre con meno acqua e energia: la tecnologia aeroponica sbarca in Italia, mantiene inalterati tutti i nutrienti. La storia cominci con l'idea di aprire una gelateria in Portogallo invece Eleonora Masseretti e Alexander Hornunge si ritrovano a gestire l'agriturismo Casa Clelia, nel Paese che fu di Papa Giovanni XXIII. "Quando siamo arrivati qui -spiega Eleonora Masseretti- abbiamo voluto subito puntare sull'innovazione. Ed è così che è nata l'idea degli orti verticali. Abbiamo deciso di importare in Italia una tecnologia già sperimentata negli Stati Uniti e oggi siamo i primi che la adottano nel nostro Paese". "Nelle nostre serre abbiamo installato torri aeroponiche per la coltivazione di frutta e verdura: zucchine, mele, cavolfiori, fagiolini, ortaggi a foglia verde e aromatica. Di tutto e di più. Prodotti che poi utilizziamo per il nostro ristorante. Ma non solo".

Grazie alla tecnologia all'avanguardia si può coltivare in maniera più pulita, semplice ed efficiente: "Le torri aeroponiche -spiega Alexander Hornung- richiedono infatti fino al 90 per cento in meno di acqua e richiedono dal 65 al 90 per cento in meno di spazio, rispetto alla densità necessaria per l'agricoltura biologica convenzionale su suolo. Le torri hanno dei fori dove poter piantare e l'acqua viene portata in alto da una pompa, il cui produttore è italiano doc, per poi scendere a cascata". Hornung sottolinea che "i nutrienti sono a soluzione salina e, secondo uno studio condotto dall'Università del Tennessee, fanno sì che gli ortaggi con essi prodotti hanno una concentrazione di elementi essenziali, misurabile in un range che va dal 30 al 50 per cento, rispetto a quanto si coltiva a terra. Il prodotto insomma è di altissima qualità. Senza dimenticare, inoltre, che rispettiamo come un mantra, la stagionalità".

 Meno acqua, ma anche meno consumo di energia elettrica: "Il conflitto in Ucraina ha aperto un fronte spaventoso e -dice Eleonora - ci ha fatto capire quanto siamo fragili. Ed è proprio in questa fase così complessa che ho toccato con mano l'importanza di coltivare con questo metodo innovativo. Mi tranquillizzava l'idea che, pur aumentando i costi dell’energia, la mia spesa rimaneva comunque contenuta e mi permetteva di avere sempre cibo a tavola. Guerra o non guerra, siccità o non siccità, i pasti erano garantiti. Un bel sollievo che mi ha aperto un mondo". "Ho capito che - osserva ancora - una soluzione di questo tipo può contribuire ad affrontare e risolvere in maniera importante la piaga legata alla fame nel mondo. Non a caso abbiamo avuto già dei contatti con il Vaticano che, con Papa Francesco, si occupa da sempre di un tema così delicato".

Ora, il dubbio che può venire al consumatore è che un prodotto realizzato in maniera artificiale sia meno nutriente rispetto a quello che nasce sulla terra. “Non è assolutamente così, anzi è vero esattamente il contrario" rassicura Alexander. "Sono la frutta e la verdura realizzate con colture intensive che spesso non contengono tutti elementi nutritivi perché il terreno può esserne carente. Cosa che non avviene grazie alla coltivazione nelle torri aeroponiche" aggiunge assicurando che i 'loro' ortaggi, quindi, dal punto di vista nutrizionale contengono vitamine e sali minerali in qualità superiore rispetto a quelli che si possono trovare in supermercato.

Le tower sono gli unici sistemi aeroponici che possono essere utilizzati in spazi sia interni sia esterni: "Il che -dicono  Eleonora e Alexander- ci spingono a promuoverle. Siamo gli unici in Italia che hanno la possibilità di farlo. Anzi, pensiamo che farlo sia un dovere perché si produce a basso consumo d'acqua e di energia, si aiuta l'ambiente, si dà vita a coltivazioni nutrienti e di qualità, si combatte la fame nel mondo. É una tecnologia alla portata di tutti: singoli e famiglie, aziende e uffici. Con un minimo di dieci torri, si ha una produzione autosufficiente che permette di vivere tranquilli e di mangiare quello che si vuole. Non a caso abbiamo chiamato la nostra società Easy Peasy: Vai Tranquillo, appunto".

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