Durigon: "Nessuna preclusione sui nomi"
Per la scelta del presidente Inps bisogna attendere ancora qualche giorno, forse fino a martedì, quando il leader della Lega Matteo Salvini tornerà dalla Sardegna e affronterà la questione con il capo dei 5 stelle Luigi Di Maio. Di certo la Lega sembra nettamente contraria a ogni ipotesi di basso profilo, come quella del traghettatore per far decantare la situazione avanzata dal sottosegretario grillino a Palazzo Chigi, Stefano Buffagni. Di fatto significherebbe lasciare la gestione dell’Istituto nelle mani degli uomini di Stefano Boeri, particolarmente inviso a diversi esponenti del governo.
Interpellato dall'Adnkronos, il sottosegretario al Lavoro della Lega Claudio Durigon sottolinea: "Stiamo lavorando. Sui nomi non c'è nessuna preclusione e nei prossimi giorni troveremo l'accordo. Oltre all’Inps ci sono anche le nomine all’Inail e il completamento di quelle Anpal. Tutte strutture importanti che rientreranno in un accordo complessivo".
Assicura che "questo governo sceglierà un profilo di assoluta competenza e indipendenza" il sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Mattia Fantinati. "Tridico, ispiratore del reddito di cittadinanza, ha tutte le carte in regola - spiega Fantinati all'Adnkronos -. La scelta avverrà a breve in modo che le attività dell'Inps possano continuare senza interruzioni". Quanto alle parole dell'ex ministro Elsa Fornero, che aveva definito di 'cattivo presagio' il fatto che ci fossero divisioni in seno alla maggioranza di governo sul nome per la presidenza dell'ente, Fantinati commenta: "Che la Fornero sia intervenuta in quel modo è la riprova che siamo nel giusto. Parla lei, che ha rovinato tanti italiani, invocando l'indipendenza per l'Inps, quando il presidente uscente Tito Boeri è fratello di Stefano, ex candidato alle primarie Pd per il sindaco di Milano", conclude.
