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Inps, ministero Lavoro contro Boeri: "Spieghi criticità gestionali e finanziarie"

20 dicembre 2016 | 18.30
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Inps, ministero Lavoro contro Boeri:

Il ministero del Lavoro torna alla carica contro il presidente dell'Inps. E in una lettera inviata il 16 dicembre scorso dal direttore generale per le politiche previdenziali, Concetta Ferrari, che l'Adnkronos ha potuto consultare, non solo ribadisce critiche e dubbi già formulati nei mesi precedenti sul processo di riorganizzazione della catena di comando dell'Istituto promosso dal presidente Tito Boeri ma chiede conto e ragione di una serie di criticità, gestionali, amministrative e contabili, che, si legge nella missiva, "possono scalfire l'immagine dell'Istituto".

Sotto il profilo della gestione finanziaria, infatti, emergerebbe per il Ministero, come scrive il direttore generale, "una preoccupante tendenza al peggioramento della situazione economica-patrimoniale" a cominciare dalla ormai "progressiva e costante erosione dell'avanzo di amministrazione".

Il nuovo peggioramento registrato dal bilancio consuntivo 2015, infatti, annota ancora Ferrari, "comporta che il patrimonio dell'Istituto si assottiglia, diminuendo la propria consistenza a 5.870 milioni di euro". Ma non solo. Il Ministero indica anche un certo "disallineamento tra bilancio Inps e bilancio dello Stato" e una gestione dei crediti "su cui pesa notevolmente la rilevante consistenza dei residui attivi e passivi, riconducibili ai crediti di natura contributiva".

Ma il Ministero del Lavoro chiama l'Inps a rafforzare anche le iniziative sul versante del "patrimonio immobiliare da reddito" per incrementare i ricavi "ed assicurare la riduzione dei costi di gestione". Nel mirino anche l'affidamento di forniture e servizi con modalità difformi per le quali il Ministero ricorda e appoggia il richiamo dell'Autorità Anticorruzione: “le verifiche dell’Anac confermano le preoccupazioni già espresse nel 2014 e rendono necessario che l’Istituto provveda a conformare la propria attività nel rispetto delle procedure previste dalla normativa vigente", si legge ancora nella lettera che muove rilievi anche per quel che riguarda il "conferimento di alcuni incarichi dirigenziali".

Obiezioni anche sul capitolo "rappresentanza e difesa da libero foro". Il ministero infatti, si legge ancora, ricorda le perplessità del Collegio sulla decisione dell'Inps di affidare ad un legale del libero foro il ricorso promosso dal Civ al Tar contro il Regolamento dell'organizzazione dell'Istituto voluto da Boeri. "Il collegio manifesta la propria preoccupazione per il livello di conflitto tra organi che à sfociato in un contenzioso e che ha conseguenze anche per l'implementazione dei costi dell'assistenza legale", si legge ancora nella lettera che sollecita "ogni utile elemento di informazione".

Chiarimenti che vengono sollecitati anche per quel che riguarda il contenzioso tra Enel-Inps, quello sull'appalto relativo alla gestione del call center dell'Istituto di previdenza e sulla vicenda del Gruppo editoriale l'Espresso portata alla ribalta dagli organi di informazione.

Per quel che attiene alla riorganizzazione dell'Ente, infine, già al centro di una polemica violentissima tra Boeri e il dg Massimo Cioffi culminata con le dimissioni di quest'ultimo lo scorso novembre, il ministero del Lavoro prende di fatto le distanze dalla volontà del presidente dell'Inps di non adeguarsi ai rilievi mossigli nei mesi scorsi, unitamente al Mef e alla Funzione pubblica: una scelta, questa, scrive ancora il dg Ferrari, di cui "l'Istituto si assume la responsabilità e le conseguenze" tanto che la mancata modifica del testo adottato, potrebbe "determinare incertezze sulla tenuta, in termini di valenza ed efficacia, dei provvedimenti conseguenti necessari all'attuazione del nuovo assetto Inps".

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