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L'Eredità

Insinna: "Spero che Frizzi dal cielo non scuota la testa"

27 giugno 2018 | 18.02
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Flavio Insinna (Adnkronos)
Flavio Insinna (Adnkronos)

Tornare in tv, alla guida di un programma come L'Eredità, "è una grande responsabilità; c'è da onorare Fabrizio Frizzi e c'è da ringraziare Carlo Conti e la Rai per la fiducia che mi hanno voluto accordare. Ma soprattutto c'è la responsabilità dell'eredità di Fabrizio. Se dal cielo riuscirò a non fargli scuotere la testa e a dire 'ma che stai a fa', ma lo renderò abbastanza soddisfatto, lo sarà anche chi guarda la tv". Flavio Insinna, a margine della presentazione dei palinsesti autunnali della Rai,a Milano, parla del suo rientro sugli schermi televisivi dopo la pioggia di critiche scatenate da un video registrato di nascosto dietro le quinte di Affari Tuoi.

Da lunedì 24 settembre prossimo, il conduttore romano sarà di nuovo in onda tutti i giorni, alle 18.50, alla guida del quiz campione di ascolti più longevo della televisione italiana. Oltre 3700 le puntate messe a segno in 17 edizioni con la conduzione di Amadeus prima, di Carlo Conti poi e infine di Fabrizio Frizzi: "Se avessi dovuto pensare a quello che sarebbe successo, per ritrovarmi qua -riflette Insinna-; uno cerca di dare anche un senso profondo alle cose, come dice Vasco. Ma il fatto che Fabrizio sia andato via non ha un senso. Era un uomo meraviglioso che amava e si faceva amare, un'amicizia preziosa che ti regalava ogni giorno. Forse -dice- un piccolissimo senso sarà fare le cose al meglio, ogni giorno". Del resto, "a volte si riceve un'eredità in maniera immeritata". E dunque "una delle tante sfide che dovrò affrontare, la più importante secondo me, sarà quella di riuscire a farlo sorridere". La "sfida personale, interiore, bella, è proprio quella; se lui si farà una risatina l'eredità ci sarà stata e ci saremo guadagnati questo onore. E non dovremo vergognarci di averla ricevuta".

"La vita è pazienza e amore e, sono sicuro, anche questa volta vincerà l'amore", dice Insinna spiegando lo spirito con cui si appresta a tornare sugli schermi televisivi alla guida de 'L'Eredità. "Quello che è successo a Fabrizio - continua il conduttore - è una cosa che non si riesce a spiegare. Cioè tu sei lì che ceni, a un certo momento leggi un'agenzia che non sta bene, poi sembra che vada un po' meglio e poi, in un minuto, è successo tutto. È una cosa troppo grande". Ed è per questo che, a chi gli chiede come affronterà la guerra degli ascolti, risponde: "Io torno un po' come la Sally di Vasco, non ho più voglia di fare la guerra". Del resto "io e Affari tuoi non abbiamo mai fatto la guerra a nessuno".

Quanto al programma, "spero, confido che ad aprire sarà Carlo Conti -afferma Insinna-. Vorrei che ci fosse lui accanto a me, un po' come i bambini alla prima lezione di nuoto. E mi è piaciuto molto che mi abbia detto: 'Fatti dare il camerino accanto al mio, qualsiasi cosa puoi bussare alla mia porta'". Tra i due non è la prima volta 'da vicini': "Carlo non se lo ricorda, nel 2006 io avevo cominciato da qualche settimana a presentare Affari Tuoi, non ci conoscevamo. Una sera, seduto sulle scale della parrocchia, l'ho visto e lui ne ha approfittato per farmi dei complimenti. Mi ha detto: 'Ho aspettato un po' di giorni per farteli, sai siamo tutti una catena, l'Eredità, il tg e poi tu e la prima serata'. Qualche giorno dopo mi chiamò anche Antonella Clerici".

Insinna parla di alcuni retroscena dopo la decisione di prendere la guida della trasmissione: "Quando ho incontrato il direttore generale della Rai, mi ha detto: 'Pensavi di aver fatto la cosa più complicata, conducendo un programma alle 20.40, prima della prima serata? Bene, per noi invece quella del prime time è la fascia oraria più delicata, perché dopo c'è il tg. Tanto per incoraggiarmi...". Poi rivela il desiderio di tornare a fare fiction: "Un po' di mesi fa ho avuto un incontro piacevolissimo con Tinny Andreatta (direttore di Rai Fiction, ndr). Ridendo le ho detto: 'Ti ricordi tutte le scuole teatrali che ho fatto?' Per dire, insomma, che anche lì con loro ci sono dei pensieri'. A me -sottolinea- piacerebbe moltissimo perché in fondo è proprio da lì che vengo...".

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