L'azienda aveva inizialmente difeso la libertà di espressione, ma poi ha dovuto agire in seguito alle minacce di revoca del contratto.
Licenziata per aver ''insultato'' su Facebook il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il primo ministro Ahmet Davutoglu. E' successo a una dipendente di un'impresa di pulizie in Turchia, come riferisce l'agenzia di stampa Dogan che parla di pressioni esercitate dalle autorità sull'azienda affinché allontanasse la donna. Ricostruendo la vicenda, Dogan spiega che la Direzione della sanità pubblica dell'amministrazione provinciale di Canakkale ha inviato un documento all'impresa di pulizia con la quale ha un contratto illustrando i messaggi postati su Facebook da una sua dipendente e chiedendo all'azienda di ''prendere i provvedimenti necessari''.
In un primo momento l'impresa si è rifiutata di allontanare la donna citando il diritto alla libertà di espressione. Ma quando è arrivata la minaccia di revoca del contratto da parte dell'amministrazione provinciale, la donna è stata licenziata.