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Intelligenza artificiale nella sanità: pro e contro

10 maggio 2022 | 15.14
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piusanipiubelli.it
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L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in campo medico rivoluzionerà completamente il mondo sanitario. Questo importante cambiamento avrà un impatto notevole non solo a livello clinico ma anche finanziario.

L’impatto delle nuove tecnologie non ha risparmiato nessun settore, anche quello sanitario, come evidenzia Più sani più belli infatti sta risentendo dell’avvento del progresso tecnologico. A breve infatti i pazienti potranno contare su tecniche più efficaci e precise. Per i medici, l’avvento dell’Intelligenza Artificiale fornirà un prezioso e valido aiuto per esempio nella diagnostica delle immagini.

L’avvento dell’AI modificherà completamente il lavoro degli operatori sanitari che dovranno confrontarsi nel prossimo futuro con sistemi che modificheranno in maniera significativa i percorsi diagnostici e terapeutici ma anche il rapporto tra medico e paziente.

Nel nuovo documento del Consiglio superiore di sanità, intitolato "I sistemi di intelligenza artificiale come strumento di supporto alla diagnostica" viene spiegato chiaramente che l’AI presto controlleranno le grandi apparecchiature di diagnostica per immagini, omologando i protocolli di acquisizione e diminuendo drasticamente sia i tempi di acquisizione degli esami sia l’elaborazione di una diagnosi. Esisto già infatti degli algoritmi "in grado di supportare il radiologo nell’identificazione di patologie riducendo al minimo gli errori di percezione, oppure aiutare lo specialista nella caratterizzazione di lesioni, con lo scopo di migliorare la diagnosi".

Ovviamente però, ci sono anche degli aspetti negativi, che riguardano ovviamente l’infallibilità di questi nuovi strumenti. Infatti anche per quanto riguarda l’utilizzo dell’AI ci sono ancora dei rischi non di poco conto, per esempio possono essere utilizzati dei sistemi che non hanno una validazione scientifica, inoltre, aumenterebbero i rischi di violazione della privacy degli utenti.

Se questi sono i pro e i contro legati a quello che è il mondo medico, bisogna sottolineare che l’introduzione massiccia dell’AI avrà anche dei riscontri a livello economico. Ovviamente infatti ci sarebbero minori spese nel settore sanitario, il Sole 24 ore, ha stimato che negli USA entro il 2026 si potranno risparmiare oltre 150 miliardi di dollari se verranno adottati strumenti abilitati all'intelligenza artificiale.

Insomma, la tecnologia è uno strumento particolarmente utile che potrebbe rivoluzionare in maniera positiva il settore sanitario con un impatto economico non indifferente; allo stesso tempo però deve essere gestita ed utilizzata in modo corretto, altrimenti, i danni potrebbero essere maggiori dei b.

Un caso specifico in cui l’utilizzo dell’IA nel settore medico potrebbe essere decisivo, è quello della diagnostica del tumore al colon; dunque tutto quello che riguarda gli esami al colon ed in particolare la colonscopia. In merito infatti è stata realizzata una ricerca internazionale coordinata da Humanitas in collaborazione con l'Università di Oslo e pubblicata su The Lancet Digital Health.

In tale ricerca è chiaro che l’impiego di nuove tecnologie richiede alle strutture ospedaliere degli investimenti economici significativi, che ammonterebbero circa a 19 dollari per paziente. In realtà però questo investimento nell’arco di 30 anni verrebbe ammortizzato, e inizierebbe a dare i propri frutti come hanno dimostrato Alessandro Repici (direttore del dipartimento di Gastroenterologia di Humanitas e docente di Humanitas University) e da Cesare Hassan (docente di Humanitas University) nel loro studio.

Infatti, in 30 anni non solo i costi iniziali verrebbero ammortizzati, ma inizierebbe ad esserci un risparmio consistente, se si considerano le spese che si dovrebbero sostenere per ogni paziente con tumore del colon, (seconda causa di morte per cancro in Italia).

"Abbiamo voluto capire se l'aumento incrementale della diagnosi dei polipi e quindi la riduzione dell'incidenza della malattia si può associare a una significativa riduzione dei costi nella gestione dei pazienti", ha affermato Repici.

Effettivamente, è proprio così perché diminuendo consistentemente il numero di pazienti che sviluppano il cancro, grazie a delle diagnosi tempestive, di conseguenza si ridurrebbero drasticamente anche le spese per la chirurgia e le terapie mediche.

Nel sito di Humanitas analizzando i dati appare chiaro, che l’utilizzo dell’AI e di tecniche innovative comporterebbe notevoli benefici. Infatti, non solo verrebbero ridotte le liste d'attesa per i controlli, ma verrebbero incrementata anche l’identificazione di lesioni al colon del 44%, riducendo il rischio di errori diagnostici.

Bisogna considerare però che ci sono ancora moltissimi ostacoli, infatti per potere utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale nell’ambito dell’assistenza sanitaria è necessario avere delle competenze ed una formazione ben precisa, che attualmente non c’è.

"Nonostante l'80% delle Regioni abbia aderito allo screening del cancro del colon, la mortalità per questa malattia in Italia resta alta. Se si considera l'impatto globale delle tecnologie mediche introdotte, il costo dell'Ai non è così importante (per un reparto di endoscopia è intorno ai 50-60mila euro all'anno), allo stesso tempo l'Italia è il Paese con il numero di robot chirurgici più alto rispetto alla popolazione, interventi che si potrebbero risparmiare implementando le diagnosi con Ai”.

Con questi dati l’Humanitas ha cercato di dimostrare l’importanza dello studio e dell’investimento nell’Intelligenza Artificiale; cosa che proprio Humanitas porta avanti da anni. Attualmente infatti sta lavorando allo sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale che possano aiutare i professionisti sanitari nell’identificazione dei polipi anche di dimensioni molto piccole che altrimenti sarebbero difficili da individuare. Oltre a questo, Humanitas lavora anche all’utilizzo dell’AI in altri contesti tra cui le malattie ematologiche.

Lo scopo è sempre quello di garantire al paziente un’assistenza più efficace e al contempo abbattere i costi legati alla sanità.

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