cerca CERCA
Domenica 24 Settembre 2023
Aggiornato: 00:33
Temi caldi

L'ex ambasciatore Terracciano: "Putin ha lavato onta Prigozhin"

24 agosto 2023 | 17.55
LETTURA: 2 minuti

Il presidente russo ha così ribadito che "non c'è futuro per chi si ribella"

Pasquale Terracciano
Pasquale Terracciano

"Putin ha lavato l'onta subita da Yevgheny Prigozhin" con il fallito golpe di due mesi fa, non c'è stato alcun perdono, come qualcuno ipotizzava dopo la mediazione di Alexander Lukashenko, e così ha ribadito che "non c'è futuro per chi si ribella". Pasquale Terracciano, ex ambasciatore a Mosca, non ha dubbi sul fatto che quanto successo ieri, con lo schianto dell'aereo a bordo del quale si sarebbe trovato l'ex chef del Cremlino, risponda al "modus procedendi" del presidente russo. "Putin - dice all'Adnkronos - non fa mosse subitanee, la sua tattica è quella di tendere a ignorare chi gli si rivolta contro, come se non fosse degno della sua attenzione, nemmeno della vendetta immediata. Che comunque arriva, al momento opportuno".

Morto Prigozhin, l'interrogativo è adesso cosa sarà della Wagner, il gruppo di mercenari da lui fondato e che negli anni scorsi è stato lo strumento di penetrazione del Cremlino in Africa, funzionale ai suoi obiettivi in Siria e Libia, e in Ucraina ha fornito la 'carne da cannone' necessaria nei mesi più duri dell'offensiva. "Wagner è un asset a cui non credo Putin possa rinunciare in questa fase - è il ragionamento di Terracciano - O sopravvive anche morto il capo e il suo vice Dmitry Utkin o più probabilmente rimane formalmente indipendente ma lo sarà di meno e anche questo può essere dietro la decisione di Putin" di eliminare Prigozhin.

Wagner, ricorda l'ex ambasciatore a Mosca, "era stata molto utile per la Crimea, il Donbass, la Libia e l'Africa, perché consentiva alla Russia di intervenire in questi teatri senza apparire formalmente. Ma poi Prigozhin si è montato la testa fino al punto da minacciare l'ordine costituito. Ora Wagner è decapitata e Putin potrebbe mantenerne il guscio, con il gruppo che continua le sue attività ma sotto un controllo più diretto del Cremlino, senza essere un centro di potere alternativo".

La morte dell'ex cuoco di Putin non avrà invece alcun impatto sulla guerra in Ucraina, dove il gruppo di mercenari aveva avuto "una sua utilità fino a quanto aveva potuto reclutare ex galeotti da mandare al macello nella fase offensiva del conflitto. Ora che i russi sono sulla difensiva non è di questo che hanno bisogno", sottolinea ancora Terracciano. Che infine non ha dubbi sulla nuova forza di Putin, dopo due mesi di illazioni, voci e intrighi seguiti al golpe: "Il presidente esce ovviamente rafforzato dalla scomparsa di Prigozhin. Ha lavato l'onta subita e fa vedere che non c'è futuro per chi si ribella al sistema".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza