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75 milioni di nuovi malware rilevati nel 2014. La Cina il Paese più colpito

05 marzo 2015 | 19.58
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I laboratori antimalware di Panda Security hanno rilevato e neutralizzato 75 milioni di nuovi malware nel 2014. Questo dato è pari a più del doppio dei codici individuati nel 2013, circa 30 milioni. Il numero totale di esemplari rilevato da Panda Security è di 220 milioni, ciò significa che solo nel 2014 è stato creato il 34% del malware totale, con una media giornaliera di 200.000 nuovi codici. Lo scorso anno può essere considerato l’anno dei cyber attacchi più significativi, con alcune delle più importanti aziende colpite su larga scala.

I Trojan sono ancora i malware più comuni con il 70%, seguiti da virus (12.33%), altro malware (10%), worm (6%) e adware/spyware (3%). Tra i codici più pericolosi, CryptoLocker è stato il Trojan più distruttivo diffuso nel 2014. “CryptoLocker è stato uno dei malware più dannosi, che crittografava i file degli utenti e richiedeva un riscatto per renderli nuovamente disponibili. Sono stati migliaia i computer colpiti, di utenti, aziende e istituti finanziari,”, spiega  Luis Corrons, Direttore Tecnico dei laboratori di Panda Security. I Trojan, ancora una volta, sono responsabili del maggior numero di attacchi (65%), nonostante un significativo aumento nella categoria “altro”, che include i PUP (Potentially Unwanted Program), cioè applicazioni che non sono pericolose in sé, ma installano software indesiderati senza informare l’utente.

Nonostante il 2014 sia stato uno degli anni peggiori per la sicurezza IT, il tasso globale di infezione è stato del 30.42, in calo rispetto al 2013. La Cina è stata la più colpita, con il 49%, seguita da Ecuador (42.33%) e Turchia (41.53%). Questi paesi erano sul podio anche lo scorso anno, ma in un ordine diverso: Cina, Turchia e Ecuador. Ulteriori nazioni con un elevato livello di attacchi nel 2014 sono state Colombia (33%), Uruguay (33%) e Cile (31%). L’Europa è stata l’area meno colpita, con nove nazioni incluse nella top ten delle più sicure, insieme al Giappone, l’unica extra-Europa. Ai primi posti si classificano la Svezia (20%), la Norvegia (20%) e la Finlandia (21%).

“Viviamo in un mondo connesso a Internet e siamo sempre più esposti ad attacchi criminali. Le minacce alla sicurezza aumenteranno quest’anno, aziende e utenti dovranno essere pronti a difendersi. Non dovranno valutare se i loro sistemi verranno violati, ma quando e in quale modo, quindi la prevenzione è fondamentale”, conclude Corrons. (Adnkronos/Spot&Web)

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