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Internet, nel 2021 di 5,5 miliardi di dollari costo economico dei blackout (+36%)

11 gennaio 2022 | 14.19
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L'anno scorso, secondo i dati di Top10Vpn, sono state 486,2 milioni le persone colpite in 21 paesi. Nel 2022 in Kazakistan il blocco è già costato 400 mln di dollari

(Afp)
(Afp)

Nel 2021 è stato di 5,45 miliardi di dollari il costo economico degli 'shutdown' di internet: il 36% in più rispetto ai 4,01 miliardi di dollari del 2020 (8,05 miliardi di dollari nel 2019). E' quanto emerge dai dati di Top10Vpn che monitora costantemente l’impatto delle operazioni di chiusura o di rallentamento di Internet da parte delle autorità governative dal punto di vista economico. Ai dati del 2021 si possono già aggiungere quelli del Kazakistan dove le autorità, nel tentativo di reprimere le proteste anti governative, hanno interrotto l'accesso a internet nei giorni scorsi. Il costo stimato di questi 'shutdown' in Kazakistan viene stimato per ora in oltre 400 milioni di dollari.

Nel 2021 le operazioni di chiusura o di rallentamento mirato da parte delle autorità governative nel mondo, rileva Top10Vpn, sono costate complessivamente 5,45 miliardi di dollari e sono state registrate in 21 paesi per una durata di 30.179 ore (16.574 le ore di blackout, 840 le ore di limitazioni e 12.766 le ore di blocco dei social media). Nel 2020 le interruzioni di internet erano durate 27.165 ore e nel 2019 18.255 ore. Nel 2021 sono state 486,2 milioni le persone colpite da queste interruzioni deliberate di internet: l'80% in più rispetto al 2020. E' Twitter il social media che è stato maggiormente bloccato l'anno scorso: ha subito 12.379 ore di interruzione deliberate, il 60% in più rispetto a Facebook.

E' Myanmar il paese che è stato più colpito. Il costo economico degli 'shutdown' di internet, infatti, nel 2021 è stato pari a 2,8 miliardi di dollari (12.238 le ore di interruzioni). Nel 2020 era l'India ad avere subito il costo economico più elevato con 2,8 mld di dollari mentre nel 2019 era l'Iraq con 2,3 mld di dollari. Al secondo posto della classifica si colloca la Nigeria con 1,5 mld di dollari (5.040 le ore di interruzioni). Al terzo l'India con 582,8 milioni di dollari (1.156 ore). Al quarto posto l'Etiopia con 164,5 mln di dollari (8.864 ore) e al quinto il Sudan con 157,4 mln di dollari (777 ore). Complessivamente, secondo quanto emerge dal rapporto di Top10Vpn, "il 75% delle interruzioni di internet da parte delle autorità governative è stato associato a ulteriori violazioni dei diritti umani (+80% rispetto al 2020); il 69% di tutte le interruzioni di Internet è stato anche associato a restrizioni alla libertà di riunione; il 29% è stato associato a interferenze elettorali e il 29% a violazioni alla libertà di stampa".

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