Roma, 12 mag. (Adnkronos/Ign) - Smartphone come un portafogli: con un cellulare dotato di tecnologia Nfc (Near Field Communication), che consente il passaggio di dati tra due apparecchi accostati l'uno all'altro, si potrà fare la spesa e pagare il biglietto del bus... ma non oggi. Non sarà, infatti, il 2014 l'anno della svolta.
"Il pagamento con Nfc - spiega all'Adnkronos Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano - per ora lo stanno utilizzando solo poche persone, circa 1.000, all'interno di alcuni progetti sperimentali. Oggi ci sono circa 150mila pos abilitati, rispetto a 1,25 milioni in circolazione".
Né è prevedibile nel breve periodo un'ampia diffusione di questo strumento di pagamento. "Per il 2014 prevediamo siano ancora pochi gli utenti che utilizzeranno queste soluzioni ma, nel giro di 3 anni, se tutte le telco e le principali banche italiane offriranno questo servizio, prevediamo che potranno essere tra i 4,5 e i 9 milioni gli utenti che useranno queste soluzioni e potranno transare tra i 5 e i 12 miliardi di euro", prevede Perego.